Udienze ancora sospese: si infiamma la protesta degli avvocati
La Fase 2 è iniziata ma non per i tribunali: gli avvocati sono pronti a protestare fuori la Corte di Cassazione e ai palazzi di giustizia. Consegna simbolica dei Codici il 29 maggio.
In evidenza

Venerdì 29 maggio è la data scelta per la protesta degli avvocati di tutta Italia. Oggetto della manifestazione è la mancata ripresa delle udienze all’interno dei tribunali, una Fase 2 “troppo scarna” rispetto alle misure adottate negli altri campi. Dal 18 maggio 2020, infatti, hanno aperto i battenti molte attività produttive e commerciali e molte altre lo faranno nei prossimi giorni: per questo gli avvocati chiedono che venga ampliato il numero delle udienze in presenza. La protesta avverrà il 29 maggio alle 12.00 fuori dai palazzi di giustizia italiani e a Roma fuori la Suprema Corte di Cassazione. Qui gli avvocati si riuniranno per consegnare simbolicamente i Codici di procedura civile e penale, come a dire che la “Giustizia è ormai sospesa”. In realtà il flashmob del 29 maggio non è il primo “gesto” simbolico contro il Governo: nelle scorse settimane in tutta Italia in ordine sparso sono scoppiate diverse proteste (ad esempio il lancio delle toghe a Napoli e a Roma) in maniera spontanea. Stavolta invece la mobilitazione è stata organizzata da un comitato promotore (avv. Germana Ascarelli, avv. Isabella Darra, avv. Domenico Dodaro, avv. Melina Martelli, avv. Maria Carmela Nicoletti, avv. Isabella Maria Rinaldi, avv. Stefania Spadoni) e ha lo scopo di raccogliere il consenso a livello nazionale. La protesta è assolutamente pacifica e consiste nella consegna simbolica dei Codici procedurali, strumenti il cui utilizzo è stato “messo da parte” a causa della reiterata sospensione delle udienze. Si stima una grande partecipazione.
Altre Notizie della sezione

Al via l’indagine Cnf – Ipsos sull’ Intelligenza Artificiale.
29 Aprile 2025La compilazione del questionario richiede solo pochi minuti.

Procura europea contro magistrati contabili
29 Aprile 2025Alla base del contenzioso c'è il rifiuto della Corte dei conti europea di autorizzare alcuni suoi dipendenti a testimoniare in un'indagine penale condotta dalla Procura europea antifrode.

Italiani favorevoli alle carriere separate, per i sondaggi recenti.
28 Aprile 2025Le incognite per il prossimo appuntamento referendario restano e potrebbe essere determinante le informazioni che saranno fornite ai cittadini.