Calderone: "migliaia lavoratori senza CIG, ma non per colpa dei CdL"
La Presidente del CNO, Marina Calderone, evidenzia che senza l'impegno della Categoria sarebbe rimasto tutto bloccato
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“Sulla situazione della cassa integrazione va fatta chiarezza, perchè c’è molta confusione e si leggono numeri a caso enunciati da più parti. Preciso innanzitutto che i Consulenti del Lavoro hanno dato la spinta iniziale per poter avviare le procedure. Quello che non si dice è che ci sono decine e decine di migliaia di lavoratori che non hanno ricevuto quanto da loro maturato. E questo non per colpa della Categoria. Si tratta dei dipendenti delle aziende plurilocalizzate e delle ditte artigiane, quest’ultimi gestiti dal fondo Fsba che continuano ad attendere”. Così la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, in un’intervista per Adnkronos, spiega l’iter di erogazione della cassa integrazione. Secondo la Presidente “sfugge ai più che, ove fossero stati rispettati i termini previsti fino al D.L. n. 34/2020, le istanze si sarebbero potute presentare entro 4 mesi dall’evento, quindi ancora oggi. Così come per la presentazione degli SR41 per cui c’erano 6 mesi di tempo. Invece, lavorando di notte e nei giorni festivi, i Consulenti del Lavoro hanno presentato le istanze – con grandissimi sacrifici personali e dei propri collaboratori – già dopo pochi giorni dall’inizio del lockdown e hanno riscontrato le autorizzazioni con gli SR41 in pochissimi giorni”. Senza queste attività sarebbe “tutto rimasto fermo, mentre il senso civico e sociale dei Consulenti del Lavoro ha permesso che si potesse parlare di ammortizzatori sociali pagati”, ha infine sottolineato evidenziando come ad oggi resta il rammarico per la mancata approvazione della proposta presentata a marzo dalla Categoria di introdurre un ammortizzatore sociale unico.
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