No all’obbligo di iscrizione a Cassa Forense
Manifestazione contro cassa forense del 4 settembre a Roma
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“Il 19 marzo 2020 è stata presentata la proposta di legge n. 2441 a firma dell’ On. Avv. Colletti ed altri, concernente “Modifiche alla legge 31 dicembre 2012, n. 247, in materia di ordinamento della professione forense, e alla legge 12 luglio 2017, n. 113, concernente l’elezione dei componenti dei consigli degli ordini circondariali forensi”. Per quanto riguarda le modifiche alla Legge Professionale n. 247/2012 la proposta è senza alcun dubbio rivoluzionaria rispetto all’attuale sistema previdenziale, sempre più inviso ed esposto a critiche, anche sotto il profilo dell’incostituzionalità di alcune previsioni, attualmente al vaglio dei Giudici in alcuni giudizi contro Cassa Forense, promossi in favore dei Colleghi dalla sottoscritta e dall’Avv Alfonso Emiliano Buonaiuto di Napoli. Contestiamo, in particolare, l’ obbligo di iscrizione a un ente privato in regime di “monopolio assoluto”, attraverso il quale si nega agli Avvocati la libertà di scegliere tra diverse forme di previdenza obbligatoria, pubblica e/o privata; ed, altresì, l’obbligo di pagamento di contributi minimi non proporzionali al reddito, utilizzato per sfoltire gli Albi attraverso la leva censuaria e costringendo molti Avvocati “sovra-indebitati” a cancellarsi, per evitare future esecuzioni. Le conseguenze sono gravemente pregiudizievoli sia per i professionisti, che non potranno più vedersi restituiti tutti i contributi versati, che per il welfare statale su cui quei professionisti andranno a gravare, ma anche per quegli assistiti appartenenti alle fasce di reddito medio-basso. La proposta di legge 2441 è stata subito sostenuta dal nostro Comitato degli Iscritti – CDI – , un Comitato nato spontaneamente a marzo 2020, durante l’emergenza Covid19, per affrontare e cercare di risolvere i grossi problemi reddituali degli Avvocati, causati dalla chiusura dei Tribunali ed aggravati dalla scarsa assistenza da parte di CF. Tra le primissime iniziative ricorderete: – le pec bomb del 09.03.20 per chiedere l’abolizione dei minimi 2020 – le domande ex artt. 2 reg assistenza “in caso di bisogno individuale” (che i colleghi ci segnalano essere state rigettate, adducendo per tutti la stessa identica motivazione “seriale”, in tal guisa nulla); – le domande in caso di catastrofi/calamità ex art 22 reg assistenza (ma per CF il covid non sarebbe una catastrofe/calamità); – le centinaia di adesioni all’ istanza di Commissariamento di Cassa Forense, che ho presentato il 26.03.2020 a tutti gli organi di Vigilanza, ex art 2 dlgs 509/94; – pec bomb al Governo a sostegno del reddito degli Avvocati , sollecitando i pagamenti dei bonus e dei compensi a titolo di Gratuito Patrocinio, difese d’ufficio e liquidazioni ex legge Pinto (e cd Pinto su Pinto, SU 19883/19). Il Comitato ha anche organizzato un’ importante Manifestazione Nazionale degli Avvocati, prevista per il 4 settembre a Roma, ore 11 in piazza Cavour (salvo modifiche da parte della Questura per esigenze di piazza e di emergenza covid19). La Manifestazione si propone di chiedere una radicale modifica del nostro sistema previdenziale, piena tutela assistenziale diretta ed immediata (invalidità, malattie oncologiche, gravidanze a rischio), un sistema di welfare passivo, un sostengo al reddito, la riammissione al saldo e stralcio e la CANCELLAZIONE NPL (Cass 11972/2020). In proposito, come è possibile che una fondazione di diritto privato (art 2 Statuto) abbia usufruito del riscossore pubblico ed abbia poi potuto sottrarsi al saldo e stralcio dei ruoli in quanto, asseritamente, privata?! Noi vogliamo dire NO: – NO a COSTI STRATOSFERICI per il Palazzo, le indennità dei vertici, le consulenze e il call center (nella relazione del Collegio Sindacale al cons 2018 ci sono 123 MLN DI COSTI IN PIU’ IN UN ANNO!); – NO a investimenti rischiosi , no a finanziamenti alle pmi Europee o in SICAV LUSSEMBURGHESI ed SGR di cui il Presidente è consigliere (art. 18 LP 247/12 sulla incompatibilità e art 13 del reg del 05.12.2019 Bankit sul divieto di cumulo di incarichi); – NO a investimenti senza l’espresso consenso degli iscritti (consenso obbligatorio in banche e assicurazioni); – NO a investimenti SENZA UN REGOLAMENTO INVESTIMENTI , di cui si attende la pubblicazione dal DL 98/11, necessaria al fine di disciplinare le sanzioni alla governance, il limite agli investimenti, i parametri e benchmark applicabili, clausole di salvaguardia, conflitti di interessi e cumuli di incarichi, investimenti in borsa, divieto di investimenti in asset illiquidi (ricordo che parliamo di previdenza di primo pilastro, di contributi, di diritti indisponibili, di art 38 cost !) ; – NO a esecuzioni feroci nei confronti degli iscritti , come se un Collega in difficoltà potesse essere trascinato in tribunale, cioè sul proprio luogo di lavoro, cioè davanti alla Magistratura , così , senza rispetto per la toga, invece di stabilire un piano di rinegoziazione del debito Noi manifestiamo con queste motivazioni e per chiedere l’abolizione dei minimi 2020 e l’approvazione della legge Colletti che va ad abolire i minimi e l’obbligo di iscrizione a Cassa Forense, per sottrarci allo strapotere di un monopolio privato assoluto, che ha la potestà regolamentare di delegificazione, cioè di modificare e abrogare la legge, attraverso la quale può rigettare discrezionalmente l’ assistenza, investire , citare in giudizio i colleghi! Quanto fin qui illustrato è la fotografia della realtà in cui ci troviamo ed è, a nostro avviso, gravissima! Auspichiamo una partecipazione massiccia dei Colleghi alla Manifestazione romana del 4 settembre, consapevoli che solo se saremo in tanti riusciremo ad attenzionare la politica TUTTA, che pure invitiamo a raggiungerci in piazza Cavour a Roma, per cambiare questo sistema ormai superato, soprattutto a seguito della grave crisi economica e finanziaria esplosa col covid19. E ciò per il bene non solo dell’Avvocatura, ma di tutta la collettività che vogliamo difendere senza condizionamenti economici, ma solo per motivi di Giustizia. “ Dunque, chiunque voglia aderire può contattare i 77 Avvocati referenti del Comitato presso i vari Fori: ROMA Daniela Nazzaro e Francesco Mazza, MILANO Angela Passarello e Patrizia Sangalli, NAPOLI Francesco Rotolo , Angela La Marca e Alfonso Emiliano Buonaiuto, FIRENZE Marco Sirigu e Franca Chinigò, CATANIA Ivana Wanausek, Giacoma Muraglia e Giovanna Raimondo Marino, PALERMO Sandro Carcione e Vincenzo Sparti, BARI Ilaria Gadaleta, Francesco Andriola e Milena Losacco, AVELLINO Giacomo Sorrentino, SALERNO Donatella Streppone, FROSINONE Francesca Ruggeri, LECCE Luigi Massimiliano Aquaro, Giuseppe Pilon, Pierpaolo Saracino ed Enzo Palumbo, TRANI Silvia Piazzolla e Nicola Addati, CATANZARO Maurizio Rodinò, Antonello Fioresta e Pierfrancesco Granata, NOLA Patrizia Avolio e Gaetano Razza, RAGUSA Silvia Sapienza e Luca La Cava, PESARO Ulisse Silvio, CIVITAVECCHIA Luciano Marranghello, NUORO Teresa Loriga, LAMEZIA TERME Alessia Notaris, BOLOGNA Mariella Ottieri, Francesca Ursoleo e Agata Pacialeo, TORINO Ferruccio Cannata e Valeria Furnò, PALMI Domenico Sellaro, PESCARA Fabio Di Paolo, CASERTA (SMCV) Giuseppe Lanni, Maurizio Gallicola e Giovanni Di Caprio, LATINA Luigi D’Aniello e Cira Di Feo, LARINO Pasquale Chimisso, AVEZZANO Carla De Cesare e Angela Salucci, TRAPANI Angelo Passalacqua, GELA Silvia Iacona, FERRARA Patrizia Micai, REGGIO CALABRIA Ombretta Florio, POTENZA Giovanni Merra, VICENZA Alessandra Viccari, REGGIO EMILIA Caterina Arcuri, RAVENNA Barbara Sedioli, TERNI Caterina Buzzao, PERUGIA Andrea Bottazzin e Imi Ama, SPOLETO Paola Aglini, GENOVA Sara Micelli, VELLETRI Alessandro Maria Servadei e Patrizia Tramontano, SAVONA Lorenzo Vercellino, BENEVENTO Ermanno Salvatore e Teresa Foschini, AGRIGENTO Giovanni Costanza, T. ANNUNZIATA Mariarosaria De Santo D’Amato, CALTANISSETTA Massimo Francesco Nemola, ISERNIA Antonella De Benedictis, NOCERA INFERIORE Nicola Laviola, TERAMO Stefania D’Addario, TIVOLI Marcello Marini. Ecco alcuni degli altri referenti del Comitato degli iscritti -CDI – presente attualmente in 49 fori di Italia “Avv Vincenzo Palumbo, referente foro di Lecce Finalmente, dopo anni di incertezze e perplessità sulle operatività legittima delle casse di previdenza private, in particolare quella di cassa forense, sono partite due indagini conoscitive, una “sulla funzionalità del sistema previdenziale obbligatorio e complementare, nonché del settore assistenziale, con particolare riferimento all’efficienza del servizio, alle prestazioni fornite e all’equilibrio delle gestioni”, l’altra “sulle politiche di investimento e spesa dei Fondi pensione e delle Casse professionali” (Sergio Puglia, Presidente Commissione bicamerale di controllo sull’attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed assistenza sociale). Tutti quesiti che ormai da anni hanno posto seri dubbi, da parte di molti avvocati, sulla utilità e legittimità delle azioni di Cassa Forense. Tra l’altro, anche alla luce delle rispettive casse di previdenza presenti in Europa, si pone il problema, a danno degli avvocati italiani, della obbligatorietà della iscrizione, in maniera esclusiva, alla Cassa Forense, unico ente legittimato a tutelare e garantire l’efficienza della previdenza sociale dei avvocati, privandoli, pertanto, della loro libertà di scelta personale di affidamento del proprio futuro pensionistico. Non da meno l’ulteriore dilemma per gli avvocati italiani di sottostare al versamento, a Cassa Forense, del contributo minimo slegato dalla capacità reddituale del professionista, imponendo dunque a quest’ultimo un obbligo economico non commisurato alle capacità economiche. Praticamente una tassa fissa disumana che ha costretto e costringe tutt’ora, molti avvocati, ad abbandonare la loro amata professione poiché sottoposta ad una forma di “USURA LEGALIZZATA OBBLIGATORIA”. Alla luce di quanto detto e premesso, molti avvocati hanno deciso di scendere in piazza il 4 settembre c.a. per manifestare contro Cassa Forense, nonché contro il suo presidente il quale, oltre a percepire emolumenti stratosferici, è arrivato a prolungare la sua presidenza di oltre un anno nonostante questa sia già oggi scaduta. La manifestazione del 4 settembre è pertanto figlia di tutte queste ingiustizie che hanno provocato il disdegno di tutti noi avvocati, ormai resi schiavi da un sistema di lobby da smantellare a tutti i costi. E sarà fatto senza ombra di dubbio alcuno. Avv Sandro Carcione, referente foro di Palermo. La manifestazione del 4 settembre è fondamentale per arginare il drenaggio fiscale non proporzionale ai redditi dei professionisti attuato mediante la leva previdenziale, uno strumento di tutela, in astratto legittimo, utilizzato alla riduzione del numero dei professionisti. Il tutto avviene da anni nel silenzio dei media. La manifestazione del 4 settembre è essenziale per dire che la ormai acclarata assenza di rappresentanza ha annichilito la categoria, è ormai tempo che gli organi responsabili se ne rendano conto. Avv Angela Passarello, referente foro di Milano È importante manifestare il 4 settembre per rendere pubblico ed opporsi ad un sistema degenerato di gestione previdenziale, che toglie risorse agli iscritti, iscritti coattivamente, per investirle in speculazioni finanziarie! Avv Francesco Andriola, referente foro di Bari La manifestazione è importante, perché crediamo in questa professione. Troppe rivoluzioni e interessi dei singoli hanno minato la nostra categoria. Ora è arrivato il momento di riprenderci ciò che ci appartiene per ridare lustro ad una della categorie più bistrattate dallo stato italiano: l’ Avvocatura! Avv Angela La Marca, referente foro di Napoli La manifestazione del 4 settembre 2020 sarà il luogo ideale per contestare la distanza abissale che vi è tra Cassa Forense e le istanze dell’avvocatura. L’attuazione di una politica previdenziale filicida ha ormai determinato un’irreversibile spaccatura tra base ed ente. Avv Francesca Ruggeri, referente foro di Frosinone Le motivazioni della nostra manifestazione del 4 settembre rispondono alle esigenze di una categoria dimenticata ormai da tutti, soprattutto dai nostri vertici istituzionali e previdenziali. Parte dalla base, da chi esercita liberamente una professione con dignità e decoro e presta un servizio fondamentale al sistema giustizia, senza il quale non verrebbe assicurata la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Per questo chiediamo di essere ascoltati, per partecipare al cambiamento necessario al futuro previdenziale e professionale dell’avvocatura. Avv Milena Losacco, referente foro di Bari Non è più il tempo per tergiversare, per subire supinamente le scelte scellerate da parte degli organi competenti, in danno dell’intera categoria. Una categoria ormai degli “invisibili”, di coloro che difendono i diritti di tutti, ma che, come per una legge del contrappasso, subisce più di tutti, storture e ingiustizie. Tutto ciò non è più accettabile. È arrivato il momento di reagire, per ridare, fattivamente, all’Avvocatura, la dignità e il ruolo istituzionale e costituzionale che merita. Il 4 settembre 2020 tutti insieme. PERCHÉ UNITI, SI PUÒ. UNITI, SI VINCE! Avv.ti Pierpaolo Saracino e Giuseppe Pilon, referenti foro di Lecce Saremo a Roma il 4 settembre per manifestare il disagio di gran parte dell’Avvocatura italiana, ormai non più sostenibile, e per sostenere il vento di riforma portato dalla proposta di legge dell’On Avv Colletti, n, 2441 del 19.03.2020 di dell’obbligo di iscrizione a Cassa Forense e dei minimi, introducendo un criterio di proporzionalità e progressività della contribuzione. Più equità e libertà per dare un futuro alla categoria. Avv Barbara Sedioli , referente doro di Ravenna La manifestazione del 4 settembre è il frutto di una riflessione sul dilemma per gli avvocati italiani di non voler più sottostare a versamenti del contributo minimo imposti da Cassa Forense che slega l’imposizione dalla reale capacità reddituale dell’avvocato. In un momento storico così grave come quello che stiamo vivendo si è accentuato ancora di più questo problema che era già molto sentito soprattutto fra i giovani e non solo. Noi siamo avvocati e le ingiustizie manifeste devono essere debellate in nome della vera tutela della nostra professione e del nostro futuro. Avv Patrizia Micai, referente foro di Ferrara Dobbiamo manifestare il 4 settembre a Roma perché ci siamo sentiti soli , senza un principio solidaristico , senza una cassa che dovrebbe dare sostegno nel momento del bisogno. Già lo avevo provato nelle mie due gravidanze , provato nuovamente nel post terremoto del 2012 e nel problema personale di salute nel 2015. Ora basta. Dobbiamo unire chi ancora riesce a trovare la forza per manifestare dissenso. La Cassa deve esserci e deve dare risposte nel momento di difficoltà. Gli avvocati che devono difendere i diritti dei cittadini se non hanno tranquillità economica come possono rappresentare e impersonificare quella funzione sociale che i principi fondamentali dell’ordinamento attribuiscono loro ? Come possono essere credibili di fronte alla cittadinanza quando non dimostrano di essere in grado di tutelare la loro funzione sociale ? Chiediamo trasparenza e chiediamo che Cassa Nazionale non si sottragga dalle proprie funzioni. La pandemia mondiale ci ha segnato tutti e per ripartire con slancio e vigore serve uno sforzo che dia sostegno e fiducia ai propri iscritti , il nostro comitato spontaneo che nasce per questi fini deve essere rispettato e ascoltato. Grazie per l’opportunità da parte di tutti noi ! “ AC-2441 MANIFESTAZIONE AVVOCATI PDF
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