Adepp, 'inutile commissariare l'Inpgi'
Oliveti, 'tema è platea, per comunicatori sfida Cassa autonoma'
L’Adepp, l’Associazione degli Enti previdenziali privati e privatizzati, ritiene “positivo” da parte del governo “l’aver escluso l’ipotesi commissariamento per l’Inpgi (l’Istituto pensionistico dei giornalisti), che non risolverebbe nulla. Allo stesso tempo, è maturata la consapevolezza che il vero problema è legato alla platea, che si è ristretta a seguito di cambiamenti epocali, di cui le norme finora non hanno tenuto conto”. Lo afferma il presidente dell’organismo Alberto Oliveti, dopo la presentazione dell’emendamento al Decreto crescita, che dà 12 mesi di tempo alla Cassa per riequilibrare la propria condizione finanziaria, anche allargando il bacino degli associati. “L’intero mondo della comunicazione, e non solo quello dell’informazione giornalistica, è sfidato da una trasformazione digitale senza precedenti. Se fossi un comunicatore – va avanti – vorrei affrontare questa sfida nell’alveo dell’autonomia, piuttosto che vedermi diluito in un sistema di tanti mondi professionali alle prese con tante sfide diverse”, prosegue, riferendosi al fatto che altri operatori dell’informazione, che potrebbero confluire nell’Inpgi, attualmente versano i contributi all’Inps. L’Adepp, recita una nota, plaude anche a due ulteriori mosse, che riguardano la certezza dei contributi e la possibilità di aumentare le prestazioni. “Bene la determinazione del governo nel voler definire la questione del ‘saldo e stralcio’, prevedendo che la possibilità passi per i regolamenti delle Casse. Dal Decreto Crescita attendiamo, inoltre, fiduciosi il via libera a destinare fino al 5% degli attivi di bilancio delle Casse per misure a sostegno del reddito dei professionisti, con un provvedimento di crescita che, dunque, non costa nulla allo Stato”, si legge, infine.
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