Al via la fase operativa per il passaggio dell'Inpgi nell'Inps
Avviato il percorso che porterà la previdenza dei giornalisti ad essere gestita dall'Inps dal prossimo 1° luglio 2022.
Sono infatti entrate nella fase operativa le attività per il prossimo passaggio nell’Inps dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti, così come previsto dall’articolo 1, commi 103-118 legge di Bilancio 2022. Il trasferimento all’Inps andrà pienamente a regime dal 1° gennaio 2024 coinvolgendo le prestazioni non previdenziali, come i trattamenti di disoccupazione e di cassa integrazione guadagni che saranno, nel frattempo, erogati dall’Inps ma secondo le regole Inpgi.
“Ieri, una riunione dei vertici di entrambi gli istituti, con il presidente dell’Inps Pasquale Tridico e la presidente Inpgi Marina Macelloni, il dg Inpgi Mimma Iorio e i dirigenti centrali Inps Pensioni, Ammortizzatori Sociali, Entrate, Personale e Tecnologia Informatica, ha dato il via al programma di allineamento di procedure e personale che permetterà una completa incorporazione del ramo della previdenza dei giornalisti professionisti in Inps a partire dal 1° luglio 2022”, fa sapere, in una nota, l’ente di previdenza statale. “In un clima di fattivo dialogo e collaborazione, sono stati individuati i principali ambiti di scambio di informazioni e una scaletta di incontri tra le strutture. In particolare, già dalla prossima settimana si affronteranno aspetti gestionali e tecnici tra tutte le direzioni centrali Inps interessate e gli uffici dell’Inpgi. Soddisfazione è stata espressa dai partecipanti per il comune impegno alla costruzione di un percorso lineare ed efficace che, con il dispiegamento delle competenze e dell’esperienza dei componenti di entrambi gli enti, permetta la corretta tutela delle garanzie degli iscritti e una sostanziale continuità dei servizi, nella piena applicazione degli accordi confluiti nell’art. 1, commi 103-118 della Legge n.234 del 30 dicembre 2022”.
Chi già percepisce una pensione dall’Inpgi, o per chi la maturerà entro giugno 2022, si applicheranno le regole attuali dell’Inpgi, mentre le pensioni erogate successivamente al 1° luglio 2022 saranno determinate, nel rispetto del principio del pro rata, uniformemente a quello degli iscritti nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (Fpld) dell’Inps. Per quanto concerne i requisiti di pensionamento, chi maturerà quelli Inpgi entro giugno 2022 potrà accedere alla pensione con tali regole anche successivamente. Per gli altri scatteranno le regole Inps. Nulla cambierà per la pensione di vecchiaia, dato che in entrambi in casi sono richiesti almeno 67 anni di età e 20 anni di contributi. Attualmente Inpgi prevede anche la pensione di anzianità accessibile con 40 anni e 5 mesi di contributi e almeno 62 anni e 5 mesi di età. Opzione che da luglio 2022 dovrebbe venir meno mentre rimarrà la pensione anticipata che si raggiunge con 41 anni e 10 mesi di contributi (uomini un anno in più) indipendentemente dall’età.
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