Cassa dottori commercialisti, '4,6 miliardi nel sistema-Italia'
Distilli, '71,5 milioni di tasse versate nel 2023'
In evidenza
In qualità di investitori istituzionali, “il nostro modello si deve basare anche su logiche di interesse comune, come il sostegno all’economia del nostro Paese”: a fronte di oltre 11 miliardi totali, “il patrimonio allocato nel sistema-Italia corrisponde a 4,6 miliardi (pari a oltre il 37% del totale), che comprendono investimenti nei mercati tradizionali (3,3 miliardi, pari al 26,7%) e nell’economia reale attraverso i mercati privati (419 milioni, pari al 3,4%, cui si aggiungono ulteriori 161 milioni come residuo richiamabile), ma anche quelli immobiliari (907 milioni, pari al 7,4%)”.
Parola del presidente della Cassa dottori commercialisti Stefano Distilli, che oggi ha svolto un’audizione nella Commissione parlamentare per il controllo sulle forme previdenziali, specificando che “siamo ancora in una fase di significativa crescita delle riserve patrimoniali nell’arco cinquantennale del bilancio tecnico, finalizzate a permetterci di superare la gobba pensionistica attesa mantenendo la sostenibilità”.
Nel 2023, ha proseguito, l’Ente dei professionisti economico-giuridici “ha contribuito con 71,5 milioni alle entrate dello Stato a titolo di imposte versate (di cui 53,3 milioni per le rendite finanziarie): è da evidenziare, però, come la tassazione applicata alle Casse di previdenza per i rendimenti relativi alla componente finanziaria di mercato sia ancora pari al 26%.
Ansa
Altre Notizie della sezione
Cassa Dottori Commercialisti: ogni giorno il tuo domani
18 Settembre 2024Il 12 settembre u.s. la Cassa di previdenza dei commercialisti è stata audita dalla Commissione Parlamentare di Controllo sull’attività degli enti gestori di forme di previdenza e assistenza sociale.
Compensazione dei crediti da gratuito patrocinio
17 Settembre 2024Aperta fino al 31 ottobre.
Lo Stato non può decidere cosa fare dei contributi degli iscritti
17 Settembre 2024Il contenzioso di Cassa Forense con l’Agenzia delle Entrate riguarda il mancato recupero di 22 milioni di euro. La Cassazione, con un’ordinanza, ha rimesso il caso alle Sezioni Unite.