Cassa Dottori Commercialisti accoglie le proposte dell'unione giovani.
Virgillito: "siamo soddisfatti che dopo anni di attesa le nostre istanze vengano accolte"
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“Dopo anni di proposte, nate in seno alla nostra commissione tecnica, oggi le nostre idee vengono accolte dalla Cassa nazionale di previdenza: siamo molto soddisfatti”. Daniele Virgillito, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec) commenta così le novità emerse dall’Assemblea dei delegati della Cnpadc, la Cassa nazionale di previdenza e assistenza della categoria. In particolare, l’organismo ha infatti stabilito, fra i nuovi provvedimenti, che sarà possibile estendere da tre a cinque anni l’agevolazione contributiva per i neo iscritti alla Cassa, dando loro la possibilità di non pagare quindi i contributi minimi soggettivi e integrativi per un periodo più lungo. Infatti, in uno studio sui dati reddituali svolto dalla Commissione Cassa dell’Ungdcec in base ai numeri forniti dalla Cnpadc relativi ai neo iscritti dal 2009, quindi per un arco temporale ampio, si è riscontrato come un periodo così breve non sia sufficiente: solo la metà dei neo iscritti arriva a livelli di reddito superiori ai minimi nei primi tre anni di attività, con una maggiore concentrazione al Sud Italia. L’allungamento consentirà ai giovani appena approdati alla professione di restare nel mercato e potersi permettere investimenti iniziali destinati a fare crescere quei volumi di affari e quei redditi capaci di sostenere in modo normale ed equo l’onere previdenziale. “Un’altra delibera della Cassa che incarna ancora una volta un tema qualificante dell’Unione – sottolinea Virgillito: si è proceduto alla destinazione del Fondo extra rendimento in un’ottica di equità intergenerazionale”. Si tratta di un Fondo generato per effetto dei maggiori rendimenti realizzati dalla Cassa, dall’investimento dei propri asset, rispetto a quanto viene riconosciuto sui montanti degli iscritti, per limiti regolamentari, ora rivisti per contenere al minimo tale scostamento. Il Fondo era stato utilizzato l’ultima volta nel 2015, con destinazione “a pioggia” di un tasso di capitalizzazione aggiuntivo dei montanti contributivi per quell’anno del 2,81% a tutti agli iscritti non pensionati. “Con l’assemblea di oggi, invece – precisa il presidente Ungdcec – si è provveduto all’attribuzione di un 4% a tutti gli iscritti post 2004, interamente contributivi, ridotto di uno 0,25% per ogni anno di iscrizione precedente e con un minimo garantito del 0,50% a tutti gli iscritti. In tal modo si è concretizzata l’equità intergenerazionale, andando a premiare le coorti maggiormente colpite dal cambio di metodo di calcolo delle pensioni, che nel 2004 è passato dal generoso reddituale al ben più modesto contributivo”. Per il futuro, è stato inoltre previsto che tale fondo extra rendimento possa essere utilizzato, oltre che per queste finalità previdenziali, anche per quelle assistenziali. “Ora attendiamo un pronto vaglio da parte dei Ministeri Vigilanti per rendere effettive queste attese modifiche quanto prima, in modo che si completi la rosa degli interventi a favore dei giovani, che sono rivendicati dall’Unione” precisa Virgillito. “Fra questi, già deliberati lo scorso anno e in attesa solo del bando, ricordiamo il contributo per lo start-up dell’attività professionale, che si sostanzia in un sostegno alle spese legate alla fase di avvio, specializzazione, aggiornamento e sviluppo dell’attività professionale”.
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