Cnpadc. Sì ai tirocinanti iscritti alla Cassa
Approvazione dall'Assemblea dei delegati della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc)
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Semaforo verde dell’Assemblea dei delegati della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc), acceso sulla delibera “che istituisce l’obbligo di iscrizione all’Ente per i tirocinanti che aprono una partita Iva per svolgere attività similari a quella professionale”, grazie ad una modifica dello Statuto per “ampliare la platea” degli associati. I tirocinanti, si legge in una nota, “potranno iscriversi alla Cassa versando una contribuzione soggettiva pari al 12%”, usufruendo, tra l’altro, della polizza sanitaria che la Cnpadc mette gratuitamente a disposizione anche dei pre-iscritti. Varata, poi, la delibera che “eviterà ai colleghi che fatturano le proprie prestazioni alla Società tra professionisti (Stp) di cui fanno parte, di scontare una doppia contribuzione integrativa sul volume d’affari prodotto”. Per il presidente Walter Anedda “viene introdotto un meccanismo che neutralizza l’attuale stortura del sistema che vede assoggettare due volte alla contribuzione integrativa del 4% le prestazioni erogate dalla Stp per il tramite del professionista”, evento che, spiega, “si realizza quando la Stp emette la fattura nei confronti del cliente e quando il professionista emette la fattura nei confronti della STP per la prestazione fornita”. Queste iniziative, rammenta il vertice della Cassa, la cui applicazione è subordinata all’approvazione dei ministeri del Lavoro e dell’Economia (i dicasteri vigilanti delle Casse pensionistiche professionali, ndr), “si collocano nel solco delle strategie di welfare allargato che vedono favorire l’accesso alla libera professione e lo sviluppo degli strumenti competitivi per l’esercizio della stessa”, chiosa Anedda.
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