Dl crescita: ok norma-ponte Inpgi
Un anno per autoriforma, poi interviene governo su platea
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Via libera delle commissioni Finanze e Bilancio della Camera a una ‘norma-ponte’ per l’Inpgi, la cassa previdenziale dei giornalisti. L’emendamento al decreto Crescita, ulteriormente riformulato, consente tra l’altro di sospendere il commissariamento dell’ente fino alla fine dell’anno. L’Inpgi avrà 12 mesi di tempo dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto per varare una riforma del proprio regime previdenziale volto “all’equilibrio finanziario della Gestione sostitutiva dell’assicurazione generale obbligatoria che intervengano in via prioritaria sul contenimento della spesa e, in subordine, sull’incremento delle entrate contributive”. Entro 18 mesi (non più 24) andrà redatto anche un bilancio attuariale con gli effetti della riforma. Se non ci sarà evidenza di “sostenibilità economico finanziaria di medio lungo periodo” il governo “adotta uno o più regolamenti diretti a disciplinare le modalità di ampliamento della platea contributiva dell’Inpgi”. Un “provvedimento molto importante” che “esclude per un periodo di tempo sufficiente l’ipotesi di commissariamento, primo passo per liquidare la gestione, la storia e l’autonomia dell’Ente e di tutti i suoi iscritti. Altrettanto importante è che la norma votata oggi dalle commissioni Finanza e Bilancio della Camera preveda esplicitamente alla fine del percorso la strada dell’ampliamento della platea che, come abbiamo dimostrato in tutte le sedi, è l’unica in grado di garantire una sostenibilità concreta e duratura all’Istituto e di dare una risposta anche previdenziale alle profonde trasformazioni attraversate dalla nostra professione”. Questo il commento della presidente della Cassa di previdenza dei giornalisti Marina Macelloni, dopo il via libera alla norma del decreto Crescita che “riconosce e dà legittimità al grande lavoro svolto in questi mesi dal Consiglio di amministrazione, dal Collegio sindacale e dalla Direzione generale dell’Istituto in collaborazione stretta con i Ministeri vigilanti e in particolare con il Sottosegretario Claudio Durigon”, chiude.
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