Febaf. Spagna/Italia. AdEPP presente all’incontro.
Alla vigilia della nuova legislatura UE, i rappresentanti delle associazioni finanziarie spagnole e italiane si sono incontrati, nei giorni scorsi a Roma. Tra i relatori il presidente dell'Adepp

Nel corso della 2a edizione del “Dialogo sui servizi finanziari”, FeBAF e le associazioni spagnole AEB, Unespa, Inverco e Unacc Si Sono Confrontate Sugli Obiettivi Prioritari Dei Settori Bancario, Finanziario e assicurativo affinché questi possano facilitare i finanziamenti necessari in Europa e promuoverne il progresso economico e sociale nel contesto attuale.
Le due delegazioni hanno concordato sulla necessità di completare l’Unione dei mercati dei capitali (UMC) e di attuarla in modo efficace in modo da consentire lo sviluppo del mercato interno e stimolare la transizione verso un’economia decarbonizzata e la fornitura di servizi finanziari innovativi
Le associazioni hanno esortato i regolatori e i legislatori europei a evitare di sovraccaricare il settore finanziario con nuove restrizioni che potrebbero incidere sulla capacità di sostenere l’economia reale, in particolare per quanto riguarda la revisione della Retail Investment Strategy (RIS), l’implementazione di Solvency II per gli assicuratori e l’attuazione di Basilea III per le banche.
Il rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali è stato un altro punto di incontro tra Spagna e Italia per contribuire al progresso dei Paesi e della UE. L’Italia è la sesta economia in termini di investimenti diretti in Spagna, e la Spagna è la quarta per investimenti cumulati in Italia nell’ultimo decennio, periodo nel quale le esportazioni sono cresciute significativamente in entrambe le direzioni.
Secondo Giovanni Pirovano, Presidente di Banca Mediolanum, membro del Consiglio Direttivo di FeBAF e capo delegazione per l’Italia al Dialogo, “L’incontro ha rafforzato i rapporti già eccellenti tra le comunità economiche di Italia e Spagna, e in virtù della rappresentanza e del peso che le nostre due industrie finanziarie hanno all’interno della UE, il Dialogo avrà effetti positivi anche sulla realizzazione dei progetti di integrazione finanziaria a livello europeo”.
L’Associazione è in Febaf dal 2018. “In un momento di grandi cambiamenti degli scenari del welfare – sottolinea Oliveti – l’ingresso in FeBAF della nostra associazione, che rappresenta il primo pilastro della previdenza dei professionisti, è un indicatore importante del contributo che il risparmio previdenziale può arrecare al finanziamento dell’economia reale”.
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