Il documento Covip ci restituisce il quadro di salute delle Casse
“Il quadro di sintesi presentato dal Presidente Padula ci restituisce il quadro di salute delle Casse” così il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo alla presentazione del rapporto Covip
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“Questo momento storico che stiamo vivendo – ha sottolineato il Ministro – richiede ancora maggiori occasioni di confronto e di indirizzo dalla parte della Commissione verso i soggetti vigilati. Il patrimonio delle Casse è giunto, abbiamo visto, ad una cifra ragguardevole di 108 miliardi di euro ed è il risultato storico, lo voglio sottolineare, del risparmio previdenziale di 1 milione e 600 mila professionisti italiani che ogni anno garantiscono oltre 10 miliardi di gettito contributivo alle Casse, oltre che ai tecnici ai quali gli iscritti affidano il proprio futuro pensionistico. In questo senso gli investimenti non possono che essere prevalentemente indirizzati verso il nostro Paese al fine di creare un circolo virtuoso tra il rafforzamento della finanza pubblica, produzione di impresa, incremento dei redditi dei professionisti e aumento del loro gettito contributivo. Ben il 41% è investito in attività domestiche – ha detto Marina Calderone – il 14 % titoli di stato, il 19% nel settore azionario, a riprova che l’impegno delle Casse è già correlato, sono dati che ci mettono davanti al fatto che le Casse possono svolgere un ruolo importante a supporto dell’economia del Paese, anche scegliendo di inquadrare le proprie iniziative di investimento in progetti made in Italy che promuovano la crescita, come il Pnrr. È chiaro che la parola investimento implica una responsabilità da parte delle Istituzioni nel proporre e garantire che quelle procedure prevedano un ritorno sul medio e lungo periodo. Il Decreto interministeriale sugli investimenti che si aspetta da un decennio – ha concluso il Ministro Calderone – dovrà tenere conto dell’attuale complessità dei mercati finanziari e anche in questo caso ritengo che il metodo con cui procedere alla sua emanazione contempli una cornice normativa condivisa, flessibile, per garantire una autonoma operatività. Mi sento di dire che lavoreremo intensamente insieme e che l’autorità potrà contare come sempre sulla leale e dinamica collaborazione degli Enti di previdenza privati, su quelle che potranno essere le strategie di crescita e di rafforzamento in un settore che garantisce, in questo momento, l’equilibrio pensionistico, la sostenibilità delle pensioni e anche del futuro di 1 milione e 600 mila professionisti italiani che svolgono quotidianamente con grande responsabilità il loro lavoro”.
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