Inpgi, esonero anche sul soggettivo 'a saldo' 2020
La Cassa dei giornalisti ha adottato un provvedimento sull'agevolazione
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Il Comitato amministratore della Gestione separata dell’Inpgi (Istituto di previdenza ed assistenza della professione giornalistica) ha adottato ieri un provvedimento di indirizzo agli uffici, con il quale sono state definitivamente chiarite alcune modalità operative finalizzate all’applicazione dei benefici previsti in tema di esonero parziale del contributo soggettivo dovuto dagli iscritti. Nel dettaglio, fa sapere la Cassa professionale privata, dall’approfondimento che è stato fatto “è emerso che l’esonero riguarda le sole somme dovute a titolo di contributo soggettivo con scadenza di versamento entro l’anno 2021 – sia per quanto riguarda, quindi, il contributo soggettivo minimo per l’anno 2021 che di quello dovuto a saldo per il 2020 – con esclusione, invece, delle somme riferite al contributo integrativo e di maternità”.
La norma agevolativa per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti (introdotta dalla Legge di Bilancio per l’anno in corso, e modificata dal successivo decreto Sostegni, ndr) inoltre, si ricorda, “prevede che la misura effettiva del beneficio – che non potrà in ogni caso essere superiore all’importo di 3.000 euro pro-capite – sarà determinata con apposito decreto ministeriale, sulla base delle domande complessivamente presentate entro la scadenza del 31 ottobre 2021”.
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