L’Enpacl: ricavi per oltre 243 milioni di euro e un patrimonio netto che sfiora 1,3 miliardi di euro (+6,7%)
L’ente di previdenza dei Consulenti del Lavoro ha approvato il bilancio consuntivo 2019.
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Ricavi per oltre 243 milioni di euro e un patrimonio netto che sfiora 1,3 miliardi di euro (+6,7%), tale da garantire più di 10 volte le pensioni in essere, contro le 5 annualità previste dalla legge. Con tali esiti e un risultato economico positivo per 80,6 milioni di euro, è stato approvato oggi il bilancio consuntivo 2019 dell’Enpacl, l’Ente di previdenza dei Consulenti del Lavoro. “Si tratta di un bilancio che si colloca nella scia dei buoni risultati conseguiti negli ultimi sette anni”, ha affermato il Presidente dell’ente Alessandro Visparelli, “da quando, sul fronte previdenziale, abbiamo adottato il metodo di calcolo contributivo delle prestazioni e, su quello finanziario, realizzato una politica di attento investimento”. L’Enpacl anche quest’anno ha integrato il proprio bilancio con una ampia informativa di sostenibilità, redatta in base agli standard Gri e sottoposta anch’essa a certificazione terza, nella quale sono identificati obiettivi di sviluppo sostenibile in linea con la ’Agenda 2030’ dell’Onu. L’impegno dell’Ente nel campo della trasparenza si è tradotto nei giorni scorsi nella certificazione in base alle norme ISO37001 ‘anticorruzione’, che si affianca a quelle sui sistemi di gestione (ISO9001), sulla responsabilità sociale (SA8000), sulla sicurezza dei dati e delle informazioni (ISO27001) e sulla correttezza nella gestione dei rapporti di lavoro (Asse.Co.), conseguite negli anni passati. “Siamo consapevoli del ruolo sociale che svolgiamo in favore dei colleghi – prosegue Visparelli – che sono il nostro vero patrimonio e verso i quali siamo tenuti a doveri di informazione e trasparenza”. L’Enpacl assicura 25.372 Consulenti del Lavoro ed eroga pensioni a quasi 11.000 professionisti (40% pensioni di vecchiaia e 30% di anzianità). L’importo medio annuo di contributi versati da ciascun iscritto è vicino agli 8.000 euro mentre la misura media della pensione di vecchiaia anticipata è il doppio, ossia 16.000 euro. Il numero dei trattamenti pensionistici è aumentato del 5,4% mentre il numero degli iscritti è rimasto stabile. “Il nostro impegno è volto a garantire al sistema il mantenimento e il miglioramento dei principali indicatori”. Tra questi, conclude il Presidente, “è fondamentale guardare agli iscritti, ossia a coloro che garantiscono il gettito contributivo necessario per conservare in equilibrio il sistema stesso. È per questo che, nell’attuale fase emergenziale, abbiamo scelto di impegnare il patrimonio finanziario, ossia il risparmio previdenziale della Categoria, in favore dei colleghi in difficoltà”. L’Ente ha infatti adottato ad aprile alcune delibere per integrare i fondi disponibili per l’erogazione delle prestazioni assistenziali nonché per agevolare il pagamento dei contributi 2020 da parte degli iscritti, tuttora al vaglio ministeriale. Anche nel 2019 gli investimenti finanziari hanno prodotto un risultato positivo (+12%) e sono stati orientati a temi ambientali, sociali ed organizzativi (ESG): il rating di sostenibilità degli investimenti dell’Enpacl è pari a 5,6 (calcolato da un soggetto terzo indipendente), uguale al benchmark di riferimento.
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