Anno: XXVI - Numero 07    
Venerdì 10 Gennaio 2025 ore 13:45
Resta aggiornato:

Home » Salvaguardare autonomia gestionale ed equilibrio finanziario delle Casse

Salvaguardare autonomia gestionale ed equilibrio finanziario delle Casse

Lo ha affermato Giovanni Calì, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, aprendo il convegno “La Cassa incontra gli iscritti”, organizzato dall’Odcec romano in collaborazione con Cassa Dottori Commercialisti.

Salvaguardare autonomia gestionale ed equilibrio finanziario delle Casse

“Salvaguardare l’autonomia gestionale e l’equilibrio finanziario delle Casse di previdenza è una necessità -ha affermato Giovanni Calì, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, aprendo il convegno “La Cassa incontra gli iscritti”, organizzato dall’Odcec romano in collaborazione con Cassa Dottori Commercialisti – soprattutto in virtù del particolare periodo storico che sta attraversando l’Italia, caratterizzato da una forte crisi economica e sociale. Le Casse svolgono un’attività assistenziale imprescindibile, basti pensare all’incremento delle prestazioni erogate dalla Cassa Dottori Commercialisti nel biennio caratterizzato dalla pandemia (2020-21): più 42,5 per cento rispetto al biennio precedente, passando da 15,3 a 21,8 milioni annui. È incrementata anche la riserva patrimoniale per fini assistenziali dell’ente, addirittura del 66,3 per cento, da 47,5 del 2019 a 79 milioni alla fine del 2021”. “Un patrimonio – ha commentato Stefano Distilli, presidente di Cassa Dottori Commercialisti – che, nonostante le difficoltà attuali dei mercati finanziari, si mantiene in salute grazie non solo ai contributi che tutti noi versiamo, ma anche come risultato di una gestione oculata e responsabile delle risorse che devono garantire assistenza e pensioni adeguate per tutti gli iscritti. Proprio per questo – ha proseguito Distilli – l’auspicio è che il nuovo governo si dimostri sensibile rispetto ad alcune questioni che da tempo vengono poste all’attenzione, come la tassazione del 26% dei rendimenti finanziari, come fossimo investitori speculativi, e come il raddoppio del contributo integrativo del 4% a carico dei colleghi che operano attraverso le Società tra professionisti (Stp), dal momento che come dimostrano i dati i redditi di chi lavora in modo aggregato sono notevolmente più elevati rispetto a chi lavora individualmente”.

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.