Riforma dell’Ordinamento Cndcec: i sindacati insoddisfatti
Le Associazioni Anc – Andoc e Unico hanno trasmesso le osservazioni alla proposta di riforma dell’ordinamento.
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“Le nostre associazioni” dichiarano congiuntamente i rispettivi Presidenti Cuchel, Michelino e Posca
“sostengono da sempre che ogni processo di riforma non possa realizzarsi pienamente se non con un confronto e un dialogo aperti. Ancora di più, se si tratta della nostra “Carta costituzionale”, è fondamentale che in questa costruzione siano invitati a partecipare tutti i 124.000 Colleghi che fanno parte della nostra Categoria. Ciò non potrà realizzarsi se non con il coinvolgimento degli Ordini territoriali ai quali, spiace di doverlo segnalare, ancora una volta non è stato concesso un termine congruo per convocare le assemblee finalizzate ad avviare il dibattito sul tema, così come è stata ignorata la specifica richiesta da parte delle Associazioni di avere maggior tempo a disposizione per inviare le rispettive osservazioni”
Le tre Associazioni auspicano che la fase in atto possa ritenersi come iniziale dell’intero percorso, ma non possiamo non segnalare che sussiste il rischio che i colleghi, oggi alle prese con bilanci e dichiarativi fiscali, rimangano nell’inconsapevolezza e che siano compiuti dei passi che la categoria potrebbe non ritenere condivisibili. Un segnale preoccupante è certamente l’assenza, all’interno del sito del Cndcec, della bozza di proposta di riforma dell’ordinamento, mancanza che riteniamo essere grave e conferma tutti i nostri timori.
Anc – Andoc – Unico