Anc: aiutare i contribuenti non evasori
L’associazione professionale ascoltata in Senato su temi tributari.
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Associazione nazionale commercialisti (Anc), rappresentata da presidente e vicepresidente Marco Cuchel e Miriam Dieghi, è stata audita oggi in Commissione Finanze al Senato, nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale da parte dell’ente della riscossione e sul disegno di legge in materia di rateizzazione dei carichi fiscali e, recita una nota, “ha avuto modo di richiamare l’attenzione sull’opportunità di introdurre adeguate misure di definizione agevolata dei carichi fiscali, in grado di superare le criticità dei provvedimenti che sono stati adottati fino ad oggi”.
Il magazzino, ossia il carico fiscale residuo dei ruoli affidati dai diversi enti creditori, si legge, “ha raggiunto un ammontare di oltre 1.267 miliardi di euro, in crescita costante negli ultimi 7 anni e con una composizione che risulta essere complessa e articolata”.
Cuchel ha richiamato “l’attenzione sul fatto che questi contribuenti, che hanno dichiarato regolarmente i loro redditi, ma che per condizioni di oggettiva difficoltà non sono riusciti a pagare le imposte dovute, non si possono considerare degli evasori e possono essere in grado, se supportati con adeguati provvedimenti da parte del legislatore, di rientrare del debito pregresso, riuscendo anche a far fronte agli obblighi fiscali correnti”.
Inoltre, “per superare le molteplici criticità che hanno accomunato tutte le precedenti rottamazioni fiscali e riuscire a ridurre considerevolmente l’entità del credito arretrato dello Stato, l’Anc condivide le misure previste dal ddl sulla rateizzazione dei carichi fiscali, rispetto al quale ha però formulato due proposte: ricomprendere anche i contribuenti decaduti dalle precedenti rottamazioni, considerando i ruoli affidati all’Agenzia della riscossione al 31/12/2024, e includere anche tutti gli avvisi bonari, o di addebito di enti previdenziali, oltre a quelli già previsti di natura fiscale”.
Tale misura, chiosa il sindacato dei commercialisti, sarebbe in grado di interessare una platea di circa 23 milioni di contribuenti, tra imprese, lavoratori dipendenti e pensionati.
Ansa
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