Anc (commercialisti), se il professionista è malato, stop alle scadenze
Cuchel audito al Senato sul ddl, ci si curi senza avere sanzioni
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Una “efficace tutela, nei casi di malattia, o infortunio, non può prescindere dal riconoscimento della sospensione della decorrenza dei termini per tutti gli adempimenti obbligatori che sono in capo al cliente del commercialista”, e che il professionista, “a seguito dell’interruzione delle prestazioni, non è nelle condizioni di poter espletare. In tali circostanze”, lo stop alle scadenze si rende opportuno “per una duplice ragione: per far sì che l’impedimento del professionista non si ripercuota negativamente sul cliente ingenerando sanzioni, e per evitare anche che il cliente sia posto nella condizione di doversi rivolgere ad altro professionista”. Così il presidente dell’Anc (Associazione nazionale commercialisti) Marco Cuchel si è espresso questa mattina, in videoconferenza, nella commissione Giustizia del Senato, in merito al disegno di legge trasversale per la tutela della malattia, o dell’infortunio del libero professionista. Il numero uno del sindacato professionale, che ha ispirato l’iniziativa legislativa al primo firmatario, il senatore di FdI Andrea de Bertoldi (che ha ottenuto la sottoscrizione degli esponenti di tutti i partiti politici), ha detto di auspicare “vivamente che questa proposta possa diventare presto legge”, e “permettere così al Paese di compiere una conquista culturale, il cui valore per i cittadini professionisti è epocale”, ha concluso Cuchel.
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