Assistenti sociali Toscana, “alle forze politiche in lizza chiediamo impegni concreti in tema di welfare e politiche sociali”
Minorenni e famiglie, violenza di genere e tutela dei soggetti fragili, disabilità e non autosufficienza, salute e servizi sociali territoriali, contrasto della povertà e dell'esclusione, migranti profughi e richiedenti asilo, diritti civili, giustizia, riforma della professione
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Questi i principali temi su cui gli Assistenti sociali della Toscana chiedono – sulla base di un Documento predisposto dal loro Consiglio nazionale – un confronto alle forze politiche che si affronteranno nelle elezioni politiche del 25 settembre.
Come viene ricordato in una lettera a firma della presidente del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli Assistenti sociali, Rosa Barone, inviata alle segreterie regionali dei Partiti, vi è “l’esigenza di rimettere al centro del dibattito pubblico le persone in carne ed ossa con i loro bisogni”.
Ciò implica “riformulare l’agenda politica sui temi che riteniamo prioritari e che crediamo debbano caratterizzare la campagna elettorale in un momento segnato da emergenze sanitarie, economiche e sociali con conseguenze negative importanti su coloro che sono maggiormente esposti a situazioni di fragilità, vulnerabilità o rischio di emarginazione”.
Temi sui quali gli assistenti sociali toscani chiedono risposte ed impegni precisi soprattutto sul come, quando e dove individuare le necessarie risorse: un confronto a tutto campo, dunque, sulle priorità legate al welfare e al sociale.
“Negli ultimi anni –scrive ancora Barone – sono stati fatti importanti passi avanti: dall’istituzione di un reddito di ultima istanza, alla progressiva introduzione di livelli essenziali attesi da oltre 20 anni, al rimettere al centro del dibattito temi come non autosufficienza, integrazione sociosanitaria e salute mentale. Il Pnrr, in questo senso, può essere una straordinaria occasione per realizzare un processo di riforme in grado di trasformare il volto delle politiche sociali e sanitarie nel nostro Paese.”
Un invito, da parte dei professionisti toscani del sociale, a presentare osservazioni e proposte concrete da esplicitare alla comunità professionale e alle cittadine e cittadini che essa affianca ogni giorno. “Ogni candidato/a – conclude Barone – potrà liberamente scegliere le modalità con cui rispondere alle nostre domande: un documento scritto, un video, una intervista, un incontro.”
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