Ceplis, giovani professionisti al centro del dibattito
Collaborazione, innovazione e valori comuni al centro del dibattito per affrontare le sfide del mercato del lavoro europeo e il ruolo cruciale dell’AI.
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A Vienna lo scorso 4 giugno si è tenuto, al termine della consueta assemblea generale, l’incontro del Comitato permanente del CEPLIS. La riunione ha visto i giovani professionisti al centro del dibattito. In un evento che ha messo in luce le sfide e le opportunità per i giovani nel mercato del lavoro europeo, i discorsi di Miriam Benavides e Ilaria Pantaleoni hanno evidenziato questioni critiche come l’adattamento ai rapidi cambiamenti tecnologici, l’impatto dell’intelligenza artificiale e la necessità di un dialogo sociale inclusivo.
Miriam Benavides, componente spagnola del Comitato Giovani Professionisti, ha ringraziato il CEPLIS e il presidente Gaetano Stella per l’opportunità di partecipare e ha sottolineato l’importanza di iniziative che permettono ai giovani di essere ascoltati. “La globalizzazione, le tensioni geopolitiche e la velocità dei cambiamenti indotti dalla digitalizzazione mostrano talvolta un futuro incerto“, ha detto, evidenziando la necessità di collaborazione tra professionisti di diverse discipline e Paesi.
La sua analisi ha toccato punti cruciali come la disoccupazione giovanile, particolarmente acuta in Spagna, e l’importanza di una formazione che non solo trasmetta conoscenze tecniche, ma anche valori etici e di tutela dei consumatori. “L’impegno per questi valori è ciò che permette di rafforzare la sicurezza e la fiducia che i cittadini devono avere nelle professioni“, ha affermato Miriam, sottolineando il Manifesto dei Valori Comuni del CEPLIS come una guida per i giovani professionisti.
Ilaria Pantaleoni, ingegnere civile e architetto, ha approfondito il tema dell’intelligenza artificiale (AI) e della digitalizzazione. Ha riconosciuto i benefici dell’AI, come il miglioramento dei servizi professionali nelle aree rurali e l’automazione delle attività quotidiane, ma ha anche avvertito dei potenziali rischi, come la diffusione di informazioni scientificamente non accurate.
“La necessità di norme chiare è evidente “, ha detto Ilaria, esprimendo apprezzamento per gli sforzi del Parlamento europeo nel legiferare in materia di AI. Ha sottolineato l’importanza di sviluppare competenze digitali certificate, notando come molti professionisti giovani stiano già utilizzando AI nel loro lavoro quotidiano.
Il presente appartiene ai giovani
Un altro punto cruciale dei loro interventi ha riguardato la carenza di competenze, in particolare nelle professioni tradizionali come infermieristica, medicina e ingegneria. Entrambe hanno proposto una trasformazione dei programmi di studio per rendere queste carriere più attraenti, specialmente per le donne, e ha evidenziato il divario digitale come una sfida significativa.
Entrambi gli interventi hanno sottolineato l’importanza di includere i giovani nel dialogo sociale e politico, specialmente in vista delle prossime elezioni europee. Miriam ha notato la distanza tra i giovani e la classe politica, evidenziando la necessità di un cambiamento nella retorica del discorso politico per coinvolgere più efficacemente i giovani.
Ilaria ha concluso ricordando che i giovani non sono solo il futuro, ma anche il presente. “Abbiamo idee e prospettive uniche e vogliamo che la nostra voce sia ascoltata“, ha detto, invitando i partecipanti a ricordare l’importanza del contributo giovanile nel mondo professionale attuale.
L’incontro ha messo in luce la necessità di affrontare le sfide del mercato del lavoro contemporaneo con un approccio integrato e inclusivo, riconoscendo il ruolo cruciale dei giovani professionisti nel plasmare un futuro più equo e sostenibile.
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