Testo Unico Edilizia: il Consiglio Nazionale Ingegneri propone cambiamenti radicati per semplificare le costruzioni
Il Consiglio Nazionale Ingegneri ha presentato proposte per la revisione del Testo Unico per l'Edilizia, mirate a semplificare i processi, favorire gli operatori del settore e regolarizzare le piccole difformità nel patrimonio edilizio esistente.
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Il Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI), con una delegazione guidata dal Presidente Angelo Domenico Perrini, ha presentato le proposte per la revisione del DPR 380/2011, conosciuto come Testo Unico per l’Edilizia, durante un incontro con il coordinatore della Commissione relatrice, ing. Walter Lupi, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 26 luglio.
Secondo Perrini, il testo dovrebbe essere approvato il più presto possibile e come una legge piuttosto che come un DPR, sulla scia di quanto accaduto per il Codice Appalti.
L’obiettivo del Gruppo di Lavoro del CNI è apportare modifiche e semplificazioni che favoriscano gli operatori dell’edilizia e garantiscano un’azione di controllo efficiente da parte della Pubblica Amministrazione.
Il Gruppo ha evidenziato l’importanza della sussidiarietà tra gli Ordini e i professionisti e la Pubblica Amministrazione per ridurre il carico di lavoro dei Comuni, delle Regioni e degli altri Enti coinvolti nei processi edilizi. Le modifiche proposte mirano a riqualificare il patrimonio edilizio esistente, razionalizzare i titoli abilitativi e dare certezza del diritto agli operatori del settore.
Il Gruppo ha inoltre sollevato la questione della regolarizzazione delle piccole difformità presenti in molti edifici esistenti, che spesso impediscono l’accesso a incentivi fiscali e rendono difficile la commercializzazione. Il CNI auspica un testo che permetta di regolarizzare la maggior parte di questi edifici.
La Commissione si riunirà nuovamente a settembre per raccogliere ulteriori contributi e proposte.
Il Gruppo di Lavoro del CNI è coordinato da Irene Sassetti e comprende rappresentanti di varie regioni italiane e due membri del Censu.
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