Formare i “fragili” per riscoprire talenti
I primi esiti della sperimentazione del protocollo tra Consulenti, Inps e Caritas per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone a rischio di emarginazione sociale.
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780 ore di formazione a distanza erogata dai Consulenti del Lavoro e dall’Inps a 156 operatori Caritas dislocati in 19 province italiane. Una formazione incentrata sulla divulgazione delle opportunità offerte dal mercato del lavoro e, più nello specifico, dell’attuale normativa giuslavoristica e previdenziale: dall’Assegno di Inclusione al Supporto per la formazione e il lavoro, fino ad arrivare al programma GOL e ai tirocini extracurriculari. Sono i primi esiti della fase di sperimentazione del protocollo “Riscopriamo talenti”, in essere fra il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Inps e Caritas, presentati oggi nel corso di un evento svoltosi a Roma, presso Palazzo Wedekind. Obiettivo della sinergia promuovere l’inclusione sociale e il reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti socialmente ed economicamente più deboli e a maggior rischio di emarginazione sociale. Un’iniziativa che sottolinea, ancora una volta, la vocazione sociale dei Consulenti del Lavoro e la loro funzione sussidiaria nei confronti della pubblica amministrazione. Il protocollo prevede, infatti, che il Consiglio nazionale, anche attraverso la propria Agenzia nazionale per il Lavoro (la Fondazione Consulenti per il Lavoro) si impegni a informare e formare sull’iniziativa i propri iscritti perché diventino l’anello di congiunzione tra chi cerca e chi offre lavoro. Ma anche a supportare le imprese nella fase di inserimento aziendale. “La finalità di “Riscopriamo talenti” è fornire alle persone fragili gli strumenti con cui costruirsi un futuro di autonomia e libertà tramite il lavoro”, ha affermato il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca. “L’idea alla base dell’intesa è quella di mettere a sistema organizzazioni diverse per raggiungere le fasce più deboli del mercato e, quindi, più a rischio di emarginazione sociale e impoverimento, restituendo loro quella dignità che solo il lavoro può garantire. L’azione congiunta con Inps e Caritas è fondamentale al raggiungimento di questo scopo, perché si interviene sulla formazione, sulla divulgazione della riforma delle politiche attive e, attraverso la nostra Fondazione, anche sul matching tra domanda e offerta di lavoro”, ha concluso.
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