Analisi del conferimento di partecipazioni “a realizzo controllato”
Un documento del Consiglio e della Fondazione nazionali della categoria analizza la disciplina riformata e avanza ulteriori proposte migliorative.
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“Il conferimento di partecipazioni “a realizzo controllato” dopo la riforma fiscale” è il titolo del documento pubblicato oggi dal Consiglio e dalla Fondazione nazionali dei commercialisti, realizzato dalla Commissione “Imposte dirette” del Consiglio nazionale operante nell’area di delega “Fiscalità”, alla quale è delegato il consigliere nazionale e tesoriere Salvatore Regalbuto.
Il documento aggiorna una precedente pubblicazione dell’ottobre 2023 in cui era stata esaminata la disciplina del conferimento di partecipazioni “qualificate” di cui agli articoli 175 e 177 del TUIR e nel quale, con particolare riferimento allo scambio di partecipazioni di cui al comma 2-bis del citato articolo 177, erano state evidenziate le criticità derivanti a un dato normativo alquanto “rigido” e dalla relativa interpretazione fornita dall’Agenzia delle entrate.
In quel documento erano state anche formulate alcune proposte di intervento al fine di rendere più razionale l’applicazione della normativa, con l’auspicio di un loro recepimento in sede di attuazione della legge delega per la riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111). Buona parte di tali proposte sono state condivise dal legislatore delegato e hanno quindi trovato spazio nel nuovo assetto normativo derivante dagli interventi operati dall’articolo 17 del decreto legislativo 13 dicembre 2024, n. 192, recante “Revisione del regime impositivo dei redditi (IRPEF-IRES)”.
Il documento appena pubblicato, nell’esaminare la riformulata disciplina in materia di conferimento di partecipazioni “a realizzo controllato” – applicabile alle operazioni effettuate a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo e, quindi, dal 31 dicembre 2024 –, evidenzia come il legislatore abbia razionalizzato e semplificato in modo significativo l’assetto normativo. Nel documento sono anche segnalati i residui dubbi interpretativi su alcuni aspetti di dettaglio della disciplina e sono suggerite le ulteriori modifiche normative in materia di scambio di partecipazioni che darebbero impulso alle operazioni di riorganizzazione in ambito familiare, soprattutto nell’ottica del passaggio generazionale.
Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti
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