Chiesto intervento del ministero della Giustizia per i ‘bilanci fai da te del Consiglio Nazionale dei Commercialisti
Posca (Unico): Necessaria più coerenza e coinvolgimento degli Ordini territoriali.
Chiesto intervento del ministero della Giustizia per i ‘bilanci fai da te del Consiglio Nazionale dei Commercialisti
Posca (Unico): Necessaria più coerenza e coinvolgimento degli Ordini territoriali.
L’Unione italiana commercialisti ha segnalato al ministero della Giustizia la necessità di una maggiore trasparenza e democraticità nella gestione dei bilanci del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, evidenziando una criticità di sistema legata all’attuale ordinamento, che assegna al Consiglio Nazionale il potere esclusivo di approvazione dei propri bilanci preventivi e consuntivi, una sorta di ‘bilanci fai da te’, escludendo gli Ordini territoriali che lo eleggono e lo finanziano”. Lo rende noto Domenico Posca, presidente di Un.i.co.
“E’ fondamentale che si stabilisca un sistema armonizzato di regole, in cui la gestione delle risorse sia sottoposta al controllo di chi le raccoglie e le utilizza, per assicurare il rispetto delle corrette esigenze di governance economica e delle aspettative dei professionisti iscritti. Auspichiamo – ha aggiunto Posca – un intervento nell’ambito del percorso legislativo di riforma del dlgs 139/05. L’obiettivo è attribuire agli Ordini territoriali il potere di approvare i bilanci del Consiglio Nazionale, garantendo così una gestione finanziaria più coerente e responsabile.
“Fin dalla sua fondazione, avvenuta 25 anni fa, Un.i.co. monitora con attenzione la regolarità delle spese sostenute dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti
Il bilancio del Consiglio Nazionale ammonta a 18,5 milioni di euro di entrate correnti, con una spesa di funzionamento degli organi pari a 2,8 milioni di euro. Ogni commercialista è obbligato a versare una quota annua di 150 euro, destinata proprio al Consiglio Nazionale.
Questa situazione – ribadisce il numero uno dell’Unione Italiana Commercialisti -, appare inaccettabile, soprattutto se confrontata con i bilanci molto più contenuti degli Ordini territoriali, che spesso ammontano a poche centinaia di migliaia di euro e non prevedono alcun compenso per i propri organi”.
Per garantire il rispetto dei principi democraticità, Un.i.co. propone una riforma strutturale che attribuisca all’Assemblea dei Presidenti degli Ordini territoriali il potere di approvare i bilanci preventivi e consuntivi del Consiglio Nazionale. Durante le consultazioni per l’attuale proposta di riforma del decreto legislativo 139/05, Un.i.co. aveva già avanzato questa proposta, sottolineandone l’importanza per sanare un evidente vulnus democratico. Tuttavia, la richiesta è stata ignorata dal presidente Elbano de Nuccio e dall’attuale Consiglio Nazionale, nonostante la sua rilevanza per una gestione più equa delle risorse pubbliche.
L’invito di Un.i.co. non è solo un richiamo alla coerenza, ma anche un appello al cambiamento culturale e organizzativo all’interno della categoria. La gestione dei bilanci, che riguarda milioni di euro di fondi pubblici e privati – conclude Posca -, deve rispecchiare i valori di legalità, responsabilità e democrazia che i commercialisti difendono quotidianamente nel loro lavoro
Nota Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti.
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