Versamenti a luglio: una proroga a metà
Una buffonata la proroga dei versamenti relativi alle imposte sui redditi
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Con un comunicato stampa che precede, ma non si sa di quanto, la pubblicazione in Gazzetta del provvedimento normativo, il Mef informa di aver disposto per i soggetti ISA la proroga dei versamenti relativi alle imposte sui redditi, IVA e IRAP, rinviando la scadenza ordinaria al 20 luglio e lasciando la scadenza con maggiorazione al 31 luglio.
“Senz’altro si tratta di un provvedimento che attendevamo, frutto anche di interlocuzioni che risalgono a diverse settimane fa con vertici ministeriali (v. comunicato stampa del 19/05/2023)” dichiarano i presidenti delle Associazioni “e non possiamo non rallegrarci che quest’anno sia arrivato a una certa distanza dalla scadenza, diversamente dagli anni precedenti, segnale, questo, che vi è maggiore consapevolezza nei riguardi dei professionisti e del lavoro che svolgono. Tuttavia, una misura del genere, rivela tutta la sua inutilità di fronte ad un intasamento generale di scadenze e adempimenti che rendono impossibile la vita di noi commercialisti. Stabilire la proroga al 20 luglio, senza prevedere il conseguente scivolamento di trenta giorni della scadenza con maggiorazione non porta alcun beneficio operativo ai colleghi, i quali, vivono questo provvedimento come una beffa”.
“Dobbiamo inoltre rilevare” prosegue la dichiarazione congiunta” che il termine del 31 luglio non solo non è adeguato, ma non è neanche aderente alle vigenti norme. Il DPR 435/2001 art 17 comma 2 prevede, infatti, che i versamenti maggiorati dello 0,40 possono essere effettuati entro il trentesimo giorno successivo ai termini stabiliti al comma 1 (versamenti imposta sui redditi e IRAP). Un’eventuale deroga al termine fissato al comma 2 risulterebbe quanto mai ingiusta e mortificante, soprattutto in considerazione dell’esiguità del periodo concesso (dieci giorni) rispetto alla maggiorazione prevista”
Le Associazioni sostengono che non possa nemmeno essere addotta una motivazione legata a problematiche di gettito erariale, in quanto tutti gli anni è oramai prassi lo spostamento al 20 agosto. Ci si aspetta pertanto che il provvedimento ministeriale che seguirà il comunicato contenga anche la correzione di quanto nello stesso espresso, e che il cambio di passo che con soddisfazione abbiamo registrato nei mesi scorsi, relativamente ai rapporti e alle interlocuzioni della categoria con il MEF, faccia nuovi e più decisivi progressi verso una generale revisione di tutto il calendario fiscale, liberando contribuenti e professionisti dalla morsa delle scadenze estive.
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