Commercialisti. Bene Ddl semplificazioni
Miani (Cndcec), positiva estensione obbligo contraddittorio preventivo. Virgillito (Ungdcec) l’estensione dell’obbligo d’invito al contraddittorio trova finalmente spazio nella proposta di legge
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“Apprezzamento” del Consiglio nazionale dei commercialisti a proposito del Disegno di legge sulle semplificazioni fiscali, che ha come primi firmatari gli onorevoli Carla Ruocco e Alberto Gusmeroli, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, e che, afferma il presidente dell’Ordine dei professionisti Massimo Miani “finalmente si appresta ad approdare in Aula”. Il testo contiene “una serie di misure di sicura utilità per il sistema fiscale del nostro Paese”, va avanti, spiegando come tra le misure da metter in evidenzia vi siano “quelle relative all’estensione dell’obbligo di contraddittorio preventivo, all’impegno cumulativo per la trasmissione telematica per le dichiarazioni e comunicazioni, alla possibilità di far confluire nella dichiarazione annuale Iva la comunicazione della liquidazione periodica dell’ultimo trimestre dell’anno”, ma “tra le norme significative anche quelle che prevedono un alleggerimento del regime sanzionatorio per la violazione degli obblighi di trasparenza in bilancio relativi alle erogazioni pubbliche e la razionalizzazione dei termini di efficacia delle delibere in materia di tributi locali”. L’intero ‘pacchetto’ di semplificazioni è “a costo zero, con evidenti effetti positivi per il sistema tributario e per i professionisti. Si tratta di un’occasione che ci auguriamo non vada persa”, chiosa Miani. Anche l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec) accoglie positivamente i segnali che provengono dal Governo con il Disegno di legge 1074 . “Dopo anni di soli proclami, finalmente un disegno di legge sulle semplificazioni approderà in aula – commenta il presidente dell’Unione Giovani dottori commercialisti, Daniele Virgillito. – abbiamo assistito in questi tempi a una distopica e crescente ricerca di dati e informazioni spesso inutili e ridondanti che hanno avuto l’effetto di alimentare un circolo vizioso che ha prodotto anti-semplificazione. È giunto il momento di invertire la rotta”. Tra le proposte condivisibili, i Giovani commercialisti intravedono “la possibilità di comunicare la Lipe del IV Trimestre in dichiarazione annuale, cosi come l’introduzione della scadenza trimestrale dell’esterometro, anche se, in considerazione dello sforzo che ci è richiesto con l’introduzione della fattura elettronica ed essendo l’esterometro un adempimento ridondante – prosegue il presidente Ungdcec – avremmo auspicato maggiore coraggio con una proposta d’integrale abolizione”. Poco incisivo, secondo Virgillito, l’intervento sugli ISA. Prossimi al debutto gli indicatori, un po’ come un film già visto, necessitano già di una semplificazione. “Non si può attendere il 2020 per modelli che, nella tornata dichiarativa che si appresta a cominciare, destano non poche preoccupazioni”.
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