Commercialisti. Il 25% si occupa di lavoro
Miani. La strada è questa è possibile trovare ampi spazi di attività
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I commercialisti che si occupano di consulenza in ambito giuslavoristico “sono circa il 25% dei quasi 119.000 iscritti”, e in base ai dati rilevati dall’Inail, nel mese di luglio 2017 i colleghi registrati nel sistema informatico dell’Istituto “erano 29.743, le ditte attive da loro gestite (tramite delega all’Istituto) ammontano a 1.166.500 e per 946.818 è stata trasmessa la dichiarazione dei salari”. A snocciolare le cifre il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo Miani, aprendo il convegno nazionale incentrato sull’occupazione degli stranieri nel nostro Paese e sul tema del salario minimo, che si concluderà domani mattina. Ringraziando gli iscritti all’Ordine che hanno scelto di dedicarsi alla consulenza del lavoro, Miani ha sottolineato che “questa è la strada” ed è “possibile trovare ampi spazi di attività” oltre i settori ‘tradizionali’ della contabilità e, in generale, di quello fiscale. “Noi commercialisti viviamo quotidianamente presso le aziende e nei territori. Questo segmento consulenziale e di adempimenti correlati è presidiato dalla nostra professione in modo assolutamente rilevante, e rappresenta un’area di specializzazione sulla quale il Consiglio nazionale dei commercialisti sta investendo”, dunque, ha concluso, “questa nostra funzione essenziale necessita di un approccio coerente, anche a livello legislativo, che porti al suo pieno riconoscimento”.
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