Serve il ripristino della compensazione dei crediti
Commercialisti: sì alla modifica che lo permetta prima della dichiarazione redditi
“Prioritaria” è “nell’attuale periodo emergenziale” è la scelta di procedere allo “sblocco delle compensazioni dei crediti relativi alle imposte sui redditi e all’imposta regionale sulle attività produttive, quanto meno per quelli maturati nel 2019, eliminando il vincolo, introdotto soltanto da quest’anno, della previa presentazione della dichiarazione dei redditi da cui il credito emerge”. E ‘una delle correzioni normative proposte dal Consiglio nazionale dei commercialisti che oggi pomeriggio ha tenuto un’audizione nella commissione Bilancio del Senato, chiamata ad esaminare il decreto agosto. La richiesta, hanno osservato i professionisti, “si riferisce, per la maggior parte, a crediti Irpef derivanti dalle ritenute d’acconto già subite dai contribuenti nel 2019 e che, risultando eccedenti rispetto all’imposta dovuta per tale annualità, sarebbe giusto consentire al contribuente di compensare con eventuali suoi debiti d’imposta, a prescindere dalla presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2019, in analogia a quanto previsto fino all’anno scorso” per “importi superiori ai 5.000 euro annui”.
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