Confassociazioni Liguria: la nuova via della seta, un’opportunità’ di sviluppo per Genova e per l’Italia
Il 13 e 14 giugno un importante confronto tra tutti i protagonisti
“Confassociazioni Liguria ha scelto Genova – ha sottolineato il Presidente Eugenio Novario – per riunire grandi esperti e decision maker, importanti esponenti del mondo istituzionale ed economico con un’iniziativa che avrà 3 momenti. Il primo sarà il duplice appuntamento del 13 e 14 giugno (Palazzo San Giorgio, Sala del Capitano. Piazza della Mercanzia, Genova) per fare il punto sul progetto BRI, Belt and Road Initiative. Il 18 luglio, sempre a Genova si confronterà un’assise di stakeholders industriali pubblici e privati per discutere progetti sinergici e di cooperazione finanziaria e industriale. Infine, il 17 settembre un simposio farà dialogare istituzioni e cittadini per comprendere le opportunità della Nuova Via della Seta. “Alla base di questa iniziativa di Confassociazioni Liguria e di Confassociazioni c’è il potenziale di sviluppo infrastrutturale e economico di un simile progetto. Una sorta di chiave di volta del sistema logistico intermodale europeo che possa connettere Italia, Africa e Eurasia. Stiamo parlando di numeri importanti. La BRI, Belt and Road Initiative – ha continuato Novario – coinvolge 70 nazioni, il 63% della popolazione mondiale (4,4 miliardi di persone), 3/4 delle riserve energetiche; 1/3 del PIL globale, 900 progetti di nuove infrastrutture per quasi 1.000 miliardi di investimenti, 12 volte circa l’importo del Piano Marshall.” “È chiaro che la Nuova Via della Seta – ha evidenziato Enrico Molinari Martinelli, Portavoce del Presidente di Confassociazioni – può rappresentare uno strumento competitivo importante, un’opportunità di scambio tra sistemi economici, finanziari, istituzionali, sociali e culturali che collegano da Oriente a Occidente. Un acceleratore che può rappresentare una soluzione concreta per attivare investimenti in innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo, logistica ed infrastrutture.” “L’Italia da sempre è una la grande autostrada al centro del Mediterraneo – ha concluso il Presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana – il punto di raccordo tra Città del Capo e Stoccolma o tra Lisbona e Pechino. Ma è anche il punto di faglia, il punto di possibile frattura. Per diventare il potenziale centro di gravità del futuro, il nostro Paese deve allora focalizzare l’attenzione sul proprio ruolo di grande potenza culturale e di solidarietà. Le due placche si confrontano e corrono per vincere ma noi non dobbiamo mai dimenticare che, per essere il ponte tra Nord e Sud, tra Est e Ovest, dobbiamo condividere e avere buone relazioni con tutti. Il principio guida che deve guidare la nostra Italia potrebbe essere allora proprio quello che guida Confassociazioni: dobbiamo stare insieme come in una staffetta, correndo con i primi senza dimenticare gli altri”.
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