Confprofessioni, rifinanziare l'internazionalizzazione
Lettera di Gaetano Stella a Gualtieri e Di Maio: rendere strutturali le agevolazioni
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“Chiediamo urgentemente una riprogrammazione dei finanziamenti per l’internazionalizzazione, che abbia come priorità per il triennio 2021-2023 lo stanziamento almeno doppio dei fondi attualmente previsti per i diversi strumenti erogati per tramite del Gruppo Sace-Simest, la destinazione della maggior parte dei fondi alle Pmi (Piccole e medie imprese) e la conferma di una quota a fondo perduto”: lo si legge nella lettera inviata dal presidente di Confprofessioni Gaetano Stella e dal coordinatore di Apri Europa, Luigi Alfredo Carunchio, al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Per i due organismi “il drammatico contesto economico del Paese fa sì che le risorse stanziate finora non appaiano neppure sufficienti alla copertura delle richieste di sostegno già pervenute a Simest, che l’anno scorso aveva finanziato in tutto 870 operazioni, per un valore complessivo di 290 milioni di euro, molto meno del 10% delle oltre 12.000 domande pervenute nel solo trimestre agosto-ottobre 2020.
Proprio con lo spirito di servizio alle imprese e al Paese che i professionisti non hanno mai fatto mancare, esortiamo a continuare sulla strada intrapresa, rendendo strutturali gli strumenti agevolativi fin qui introdotti, rifinanziando i contributi a fondo perduto per il prossimo triennio e riconoscendo un regime fiscale di favore, per il quale i contributi non concorrano alla formazione della base imponibile, va avanti il testo. “Forti dell’esperienza guadagnata sul campo da Confprofessioni, quotidianamente al fianco dei liberi professionisti e delle Pmi italiane, ribadiamo la disponibilità a dare il nostro contributo mettendo a disposizione le nostre professionalità e idee per la ripresa del Paese”, si chiude la missiva.
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