Anno: XXVI - Numero 19    
Martedì 28 Gennaio 2025 ore 13:40
Resta aggiornato:

Home » Il miraggio della parità di genere

Il miraggio della parità di genere

Importante opportunità per PMI e CdL. Tutte le informazioni nel webinar gratuito del 5.2.

Il miraggio della parità di genere

La libera professione si tinge sempre più di rosa. Nei primi nove mesi del 2024 la componente femminile è cresciuta di quasi 50 mila unità, portando il dato complessivo a quota 530 mila rispetto alle 480 mila registrate alla fine del 2023. Si consolida così un trend di crescita che dal 2009 al 2023 ha visto aumentare le donne di circa 157.500 unità (+49%), mentre gli uomini nello stesso periodo sono saliti di 53.500 unità (+6,5%).

È uno dei dati che emerge dall’indagine dell’Osservatorio delle libere professioni nello studio “Le donne nella libera professione in Italia” che delinea numeri, tendenze e caratteristiche delle quote rosa nelle professioni. La dinamicità delle quote rosa nelle professioni, tuttavia, non trova ancora riscontro a livello reddituale. Se il reddito medio dei professionisti iscritti alle Casse raggiunge poco più di 44 mila euro, per gli uomini è pari a circa 54 mila euro, mentre quello delle donne si ferma a circa 29 mila euro. Il divario reddituale incide, in particolare, sui commercialisti, dove i maschi raggiungono redditi di quasi 95 mila euro, mentre le femmine si fermano poco sopra i 51 mila euro; un’evidenza analoga si nota tra gli avvocati (con gli uomini a quota 56 mila euro e le donne a 26 mila euro) e gli ingegneri dove il divario reddituale si aggira intorno ai 26 mila euro.

Il gender pay gap è ancor più accentuato se si guarda poi ai redditi tra professionisti e lavoratori dipendenti. Il report dell’Osservatorio annota che “mentre un uomo può aspirare a redditi più elevati nella libera professione, per le donne il settore pubblico rappresenta una strada verso compensi mediamente più alti. Infatti, i professionisti iscritti alle Casse percepiscono in media il 30% in più dei dipendenti pubblici mentre le libere professioniste iscritte alla Casse hanno un reddito del 10% inferiore rispetto alle dipendenti del settore pubblico”.

L’indagine dall’Osservatorio delle libere professioni accende i riflettori anche sulla genitorialità. Attraverso la somministrazione nel 2024 di un questionario web based rivolto agli iscritti alla Gestione Professionisti di Ebipro (Ente Bilaterale Nazionale per gli Studi Professionali), l’indagine ha raccolto circa 1.300 risposte da professionisti datori di lavoro. Dall’analisi dei dati dell’indagine condotta emerge che le libere professioniste percepiscono la maternità come un ostacolo significativo per il proprio sviluppo professionale e, spesso, non usufruiscono di misure di sostegno (74%). Il dato più rilevante è infatti rappresentato dalla mancanza di conoscenza delle misure di sostegno, che riguarda quasi la metà delle intervistate. Un altro aspetto critico che emerge è che quattro donne su cinque giudicano inadeguate le misure attualmente adottate.

 

 

«Questi elementi», sottolinea Marco Natali, presidente di Confprofessioni, «suggeriscono la necessità di interventi correttivi nelle politiche di informazione in atto, oltre a politiche più incisive per supportare la parità di genere, sia attraverso il miglioramento delle condizioni economiche, sia attraverso strumenti di conciliazione vita-lavoro». Secondo Raffaele Loprete, delegato della Giunta di Confprofessioni ai “Giovani, pari opportunità e politiche gender gap” «La strada verso l’equilibrio di genere nelle libere professioni è ancora lunga. La nostra Confederazione sta lavorando per individuare un percorso che presenteremo alle istituzioni politiche e che, attraverso adeguate misure di sostegno, possa valorizzare il ruolo della componente femminile e ridurre i divari di genere e reddituali, che ancora pesano sulla realtà professionale in Italia».

Scarica l’indagine dell’Osservatorio delle libere professioni

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Notizie Correlate

Bene il Cnel sulle tutele del lavoro autonomo

Bene il Cnel sulle tutele del lavoro autonomo

20 Dicembre 2024

Il Presidente di Confprofessioni, Marco Natali, esprime l’apprezzamento della Confederazione per il Ddl in materia di welfare dei professionisti approvato dall’Assemblea del Cnel.

Ddl Lavoro, le novità per professionisti e autonomi

Ddl Lavoro, le novità per professionisti e autonomi

16 Dicembre 2024

Le nuove disposizioni del Disegno di legge sul lavoro, approvato lo scorso 11 dicembre: cosa cambia per i liberi professionisti e gli autonomi, dalle tutele al contratto a causa mista, dai fondi di solidarietà all'apprendistato.

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.