Focus sulle recenti Linee Guida EBA-GL Lom relative a concessione e monitoraggio dei prestiti e sulla nuova filosofia alla base del Codice della crisi e dell’insolvenza
Informativa economico-finanziaria e bancabilità delle pmi: documento consiglio e fondazione nazionale commercialisti
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I commercialisti favorirebbero la crescita delle skills interne all’impresa e agevolare il cambiamento culturale per affrontare le odierne sfide in modo più consapevole
“L’informativa economico-finanziaria e la bancabilità delle PMI: indicazioni EBA-GL Lom e spunti operativi” è il titolo del documento pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale – Ricerca dei Commercialisti, curato dalla Commissione di studio “Finanza reporting” nell’ambito dell’area di delega “Finanza aziendale” del consigliere Antonio Repaci.
Il documento si focalizza sulla necessità dell’elaborazione di un’adeguata informativa economico-finanziaria, storica e prospettica, qualitativa e quantitativa, da parte dell’impresa alla luce della nuova forma di rapporto banca-impresa prospettata dalle recenti Linee Guida EBA-GL Lom (Guidelines on loan origination and monitoring) relative alla concessione e al monitoraggio dei prestiti, nonché della nuova filosofia alla base del Codice della crisi e dell’insolvenza.
Al riguardo, le realtà imprenditoriali sono chiamate a strutturarsi per pianificare e programmare al meglio le proprie attività operative, dotandosi di strumenti adeguati alla propria natura e dimensione, andando oltre il mero dettato della normativa civilistica e superando gli obblighi legati ai soli adempimenti previsti dal regime contabile e fiscale dall’impresa. In seguito alle novità regolamentari e legislative introdotte nel corso degli ultimi anni, infatti, è emersa in maniera sempre più significativa la necessità di una visione forward-looking e di un monitoraggio costante e più ampio delle dinamiche aziendali che richiede a tutti gli imprenditori l’elaborazione di bilanci infrannuali, budget e business plan, ampliando costantemente le informazioni da veicolare agli interlocutori del sistema finanziario.
Attraverso l’elaborazione e la comunicazione di un adeguato set informativo, che comprenda elementi economico-finanziari di tipo quantitativo, oltre a indicazioni qualitative, sarà dunque possibile rafforzare il rapporto banca-impresa, migliorando l’accesso al credito e il costo della provvista finanziaria grazie ad una riduzione delle asimmetrie informative che spesso minano il rapporto tra l’azienda e i suoi stakeholder.
Nel corso del recente passato, l’evoluzione del contesto socioeconomico nazionale e internazionale ha inciso significativamente sul tessuto produttivo del sistema Paese, rendendo sempre più necessaria un’evoluzione delle relazioni tra gli operatori. La richiesta di maggior trasparenza nei rapporti tra le parti e di una conseguente riduzione delle asimmetrie informative per rendere più efficiente il funzionamento dei mercati richiedono a tutti gli attori coinvolti un mutamento culturale per porre in atto una gestione proattiva dei rischi con l’obiettivo di rendere più solido e resiliente il sistema finanziario al manifestarsi di eventuali future crisi.
In tale contesto, i commercialisti, che forniscono agli imprenditori un’ampia consulenza in ambito fiscale, giuridico e finanziario, potrebbero favorire la crescita delle skills interne all’impresa e agevolare il necessario cambiamento culturale per affrontare le odierne sfide in modo più consapevole e con un’adeguata preparazione, soprattutto in ambito finanziario. Attualmente, è imprescindibile approfondire e comprendere al meglio gli effetti delle nuove regole bancarie sul rapporto banca-impresa. Il sostegno finanziario degli intermediari, infatti, è spesso determinante sia in fase di avvio dell’iniziativa imprenditoriale che nel corso dello sviluppo e della crescita dell’impresa oltre che per una negoziazione efficace in caso di necessità di risanamento.
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