Il 2023 sia l’anno del riordino del calendario fiscale.
Per i circa 120.000 commercialisti italiani, questo potrebbe essere quello della riorganizzazione, da tempo attesa, del calendario fiscale
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A parlarne, in termini netti, è lo stesso presidente del Consiglio nazionale della categoria professionale economico-giuridica Elbano de Nuccio, a margine del confronto promosso ieri pomeriggio, a Roma, con esponenti politici di diversi schieramenti, e con i viceministri dell’Economia e della Giustizia Maurizio Leo e Francesco Paolo Sisto.
“C’è la volontà concreta da parte del ministero (dell’Economia, ndr) ed è ciò che tutti noi ci auguriamo”, tuttavia, “per poter razionalizzare il calendario fiscale, va fatto, a monte, un lavoro di sfrondatura delle norme”, giacché, incalza, “ci sono troppi adempimenti ridondanti. Dobbiamo mettere in sicurezza un periodo dell’anno, che è quello estivo, in cui non si può pensare che un commercialista fronteggi gli adempimenti fiscali periodici, i dichiarativi, i bilanci, per un ammontare di oltre 200 scadenze in un solo mese”, sottolinea il presidente.
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