Incentivi all'assunzione di precettori di Reddito di cittadinanza (RdC). L’Ancl scrive al Ministro del Lavoro
Inoperatività della piattaforma Siupl (Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro).
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“Da diverso tempo, i Consulenti del Lavoro (Ancl) si sono resi parte attiva del progetto di politiche attive del lavoro inaugurato con l’entrata in vigore del decreto – legge n.4 del 2019. Mi riferisco, in particolare, al Reddito di Cittadinanza (RdC)” – scrive cosi il Presidente dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro nella lettera indirizzata al Ministro del Lavoro, per segnalare che – molti Consulenti dell’ANCL, nelle more della conclusione del concorso per il reclutamento dei navigator, hanno iniziato a selezionare dei potenziali lavoratori, percettori di RdC, per le proprie aziende clienti. Tuttavia, i medesimi Consulenti si sono trovati anche nella difficoltà di dover spiegare alle imprese che l’incentivo previsto dal decreto – legge n.4 del 2019 collegato all’assunzione di soggetti beneficiari della misura, al momento, come tanti altri, resta tristemente riconosciuto solo “sulla carta”. Potrei consigliare agli associati di procedere egualmente con le assunzioni giacché, al di dell’aspetto operativo, la legge comunque garantisce una misura di sostegno alle imprese che fanno carico di assumere i beneficiari dell’RdC. Tuttavia siamo diventati molto prudenti poiché, negli ultimi tempi, le imprese sono state travolte da una non ancora chiara tendenza a disattendere sul piano applicativo ciò che la legge dello Stato dispone (mi riferisco ad esempio alla vicenda del Bonus Sud per il 2019 oppure alla pubblicazione delle basi di calcolo per le tariffe Inail avvenuta due mesi dopo il termine ultimo fissato dalla legge; tutte vicende a Lei ben note). Così, molti associati all’Ancl hanno ben pensato, sulla scia di questo maturato clima di prudenza, di proporre un quesito in merito all’operatività dell’incentivo all’Inps, al Ministero del Lavoro da Lei diretto e all’Anpal, unica peraltro ad aver risposto precisando che “/a piattaforma digitale dedicata al Rdc per le imprese nell’ambito del SIUPL (Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro) non è operativa e non abbiamo ancora la stima dei tempi di quando tale procedura entrerà a regime”. L’Agenzia ha inviato anche i Consulenti dell’Ancl “a consultare gli incentivi a livello nazionale, regionale e provinciale, ad oggi attivi, per le assunzioni, di cui alla pagina: https://www.anpalservizi.iUattivita/servizi-per-il-lavoro/guida-agli-incentivi-e-alla creazione di impresa” .
La risposta dell’Agenzia lascia realmente spazio a tanti dubbi. La prima perplessità che l’Ancl vuole mettere in evidenza è proprio la evidente contraddizione che vi è nei fatti tra la volontà del legislatore di creare strumenti volti al sostengo anche dell’occupazione e una asfissiante e macchinosa burocrazia che vanifica ogni intervento correttivo e di sostegno all’impiego e all’attività di impresa. Ma del resto, I’Ancl deve anche riconoscere che questo non è un caso unico ma piuttosto una tendenza. Mi preme infatti ricordare che la piattaforma per la gestione dell’Assegno di Ricollocamento (AdR) impiego circa due anni per essere pienamente operativa. ll software di gestione per Ie comunicazioni obbligatorie, ancora con un’interfaccia e un funzionamento tecnologicamente “vecchi”, sconta molteplici mancanze e problematiche ripetutamente segnalate. E ancora, il sito MyANPAL, fiore all’occhiello dell’Agenzia, con il quale il cittadino, l’operatore del mercato del lavoro o l’azienda dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) gestire ogni aspetto legato agli incentivi occupazionali, non è altro che un sito fantasma, che rimanda alle vecchie procedure, moltiplicando operazioni telematiche ed adempimenti vari. ll tutto reso complicato anche dalle odierne e stringenti regole per la privacy, che nel passaggio da un sito ad un altro, attraverso i cookie, ne impediscono l’accesso, bloccando di fatto ogni funzionalità. Come potrà ben comprendere, – conclude il Presidente – la situazione non è rosea e con una certa franchezza potremmo anche dire che l’inoperatività della piattaforma Siupl sta avendo ricadute negative sul tasso di occupazione del Paese, lasciando così che il RdC sia realmente ascritto ad una misura passiva e sostanzialmente assistenziale della persona piuttosto che una misura incentivante all’occupazione.” Un invito alla politica ad occuparsi di queste problematiche, nell’interesse dei professionisti che rappresento e nell’interesse anche del Paese.
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