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Niente intorno al reddito di cittadinanza, ampliare politiche attive a soggetti privati

L'intervento della leader dei consulenti del lavoro e del Cup al Forum annuale sulle politiche attive

Niente intorno al reddito di cittadinanza, ampliare politiche attive a soggetti privati

“Non c’era niente intorno al reddito di cittadinanza, mancano i servizi e gli strumenti, i navigator sono una goccia in mezzo al mare, perlomeno per quanto riguarda i partner pubblici abbiamo difficoltà strutturali”. Così Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, e del Cup intervenendo al Forum annuale delle politiche attive del lavoro organizzato dai professionisti.

Per Calderone, vanno messe “in campo tutte le risorse, bisogna fare sinergia e ampliare la platea dei soggetti per le politiche attive e io penso alle agenzie per il lavoro e quindi alla Fondazione consulenti per il lavoro, e cioè a soggetti qualificati che possono essere utili nell’incrocio domanda-offerta di lavoro”.

Per la leader dei consulenti del lavoro, “anche per effetto della pandemia il reddito di cittadinanza è diventato un contenitore per situazioni che sono differenti: si va da chi è in condizione di disagio sociale estremo a chi ha la possibilità di essere occupato e ha bisogno di riqualificazione delle competenze. E quindi serve la valutazione di quella che è la platea dei soggetti perchè gli strumenti sono diversi”, ha sottolineato ancora. E sull’offerta di lavoro congrua ha sottolineato: “credo che un contratto a termine di durata non necessariamente annuale possa rappresentare un’opportunità che n questo momento va colta”.

E per Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro “bisogna investire sulle politiche attive con il coinvolgimento dei privati, c’è poco da girarci attorno. E ovviamente deve ripartire l’economia. Se aumentano le offerte di lavoro e riusciamo a incrociarle allora il Paese riparte”.

De Luca ha quindi annunciato che “il 26 novembre prossimo a Roma, in occasione dei 50 anni del nostro ente di previdenza, l’Enpacl, terremo gli ‘Stati generali’ della nostra professione, in presenza, riservato ai dirigenti di categoria perché non possiamo ospitare 26mila consulenti del lavoro ma che sarà trasmesso anche su tutti i nostri canali social. Sarà un bel modo di festeggiare i 50 anni della nostra Cassa, che sono poi 50 anni di evoluzione e crescita della nostra professione. Presenteremo un rapporto sulla nostra professione -ha continuato De Luca- e ci proietteremo al futuro perché bisogna guardare al passato per vedere da dove si arriva ma bisogna sempre darsi degli obiettivi più alti, più importanti, più ambiziosi”.

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