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Sostegni-bis: alla Camera le osservazioni e proposte del Cno

In audizione l’apprezzamento per le misure per il lavoro autonomo ma anche le criticità di alcune disposizioni per il lavoro

Sostegni-bis: alla Camera le osservazioni e proposte del Cno

Dopo l’apprezzata introduzione della tutela del professionista affetto da Covid-19 o comunque sottoposto a profilassi sanitaria con la n. 69/2021 di conversione, con modificazioni, del d.l. n. 41/2021, non possono che essere altrettanto apprezzabili gli ulteriori interventi a sostegno dei lavoratori autonomi e liberi professionisti ordinistici contenuti nel d.l. n. 73/2021 noto come Decreto “Sostegni-bis”. Fra questi, in particolare, il reddito di ultima istanza per i professionisti con disabilità. A rilevarlo, il Vicepresidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Francesco Duraccio, presentando il documento della Categoria, contenente osservazioni e proposte sul decreto legge, in audizione presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.

Fra le disposizioni esaminate nel documento, il nuovo contributo a fondo perduto, per cui si evidenziano alcune criticità derivanti dai tempi di presentazione dell’istanza telematica all’Agenzia delle Entrate e dal condizionamento dell’accesso al contributo “a conguaglio” alla presentazione anticipata della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2020. Il Cno si sofferma anche sul nuovo ammortizzatore sociale previsto dall’art. 40, per il quale emergono alcune problematiche sotto il profilo soggettivo, concernenti la platea dei datori di lavoro che possono accedere alla misura, ma anche per l’inquadramento previdenziale dei datori di lavoro coinvolti. Ancora una volta, inoltre, è urgente intervenire sui termini di integrazione salariale e del c.d. conguaglio dei datori di lavoro privati, come già fatto con il Decreto Sostegni per le pratiche in scadenza al 31 marzo 2021, per scongiurare il rischio che le imprese che abbiano anticipato le somme dovute originariamente dall’Inps si trovino nella situazione di non poterle recuperare dall’Istituto.

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