La mediazione tra passato e riforma

Se n’è discusso nel corso di aggiornamento per formatori mediatori intitolato “La mediazione tra passato e riforma”, svoltosi l’1 e il 2 dicembre scorsi a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. L’evento formativo, organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine con il supporto della Fondazione Studi e dell’Organismo di Mediazione Civile e Commerciale di Categoria, è stata occasione per consentire ai mediatori il mantenimento della loro qualifica di formatori, ma soprattutto per analizzare i riflessi della nuova riforma sull’attività di mediazione, il ruolo dell’esperto negoziatore della crisi d’impresa in sinergia con le funzioni del mediatore, le relazioni tra il procedimento di mediazione e la procedura arbitrale. Ma anche le esperienze maturate dai mediatori attraverso l’analisi di alcuni casi pratici, fino alle caratteristiche della mediazione telematica, aziendale e d’impresa. Secondo il Responsabile dell’Organismo di Mediazione Civile e Commerciale di Categoria, Fabio Furlan, “la riforma della giustizia civile, la cui entrata in vigore è prevista per metà del 2023, apre nuove importanti prospettive che dovremo essere pronti a cogliere”. Per questo motivo, infatti, il comitato scientifico dell’Organismo ha elaborato idee e proposte che nei prossimi mesi si tradurranno in attività ed eventi affiancati alla tradizionale organizzazione dei corsi di aggiornamento per mediatori. “L’invito ai colleghi è quello di guardare con sguardo attento ad un ambito che sempre più nel prossimo futuro sarà in grado di produrre interessanti opportunità di crescita professionale”, ha sottolineato Furlan a margine del corso.