Molto grave l’affossamento dell’equo compenso
L’Associazione tra RPT e CUP che rappresenta i professionisti ordinistici condanna duramente il mancato voto in Senato del provvedimento e promettono battaglia una volta insediato il nuovo Parlamento
In evidenza
Martedì scorso le forze politiche hanno perso l’ultima occasione per portare, sia pure in extremis, in Senato la discussione e il voto sul disegno di legge sull’Equo compenso. La Capigruppo, ancora una volta, ha deciso di non decidere, rimandando la questione al prossimo Parlamento.
Si tratta di una conclusione grave che ha suscitato il disappunto di tutte le categorie professionali, in attesa ormai da anni che un provvedimento sacrosanto e di pura giustizia diventi definitivamente realtà. Segnaliamo, in particolare, il comportamento di alcuni rappresentanti politici che, a fronte di rassicurazioni sbandierate a destra e manca, in realtà hanno sempre lavorato per affossare il disegno di legge.
La battaglia, però, non finisce qua. Una volta insediato il nuovo Parlamento, ricominceremo a batterci ancora con maggiore determinazione per l’approvazione di una legge di civiltà che riconosca il giusto compenso per il professionista e tuteli, al tempo stesso, i cittadini che hanno diritto a prestazioni professionali di qualità.
Notizie Correlate
Cup in audizione alla Camera sull’equo compenso
19 Maggio 2021Le proposte congiunte di Comitato Unitario delle Professioni e della Rete delle Professioni Tecniche
Cup e Rpt spingono per una rapida approvazione del ddl malattia professionisti
14 Gennaio 2021La reazione dei professionisti dopo il rifiuto della sede legislativa
Cup e Rpt scrivono al premier Conte
26 Marzo 2020Le professioni ordinistiche si rivolgono in maniera unitaria al Capo del Governo chiedendo di essere parte attiva nella definizione delle misure per contrastare l’emergenza e di poter accedere a tutti gli strumenti di tutela del lavoro e della salute, dai quali sono stati sin qui esclusi