Emergenza alluvione. Farmaci fascia C gratuiti agli sfollati.
Le indicazioni per le farmacie su ristori per danni a locali e medicine
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La fase acuta dell’emergenza, nelle zone dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione dei giorni scorsi, sembra gradualmente rientrare, ma restano criticità legate alla difficoltà di smaltimento delle acque, al rischio frane e alla viabilità. Per quanto riguarda le farmacie costrette, la settimana scorsa, alla chiusura – circa una ottantina – hanno riaperto ormai quasi tutte, mentre, in merito al timore per le conseguenze sanitarie, prosegue, in alcune Asl, la campagna straordinaria di vaccinazioni antitetaniche, con quasi 3000 inoculi effettuati. Intanto, la Giunta regionale ha dato il via all’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C per i cittadini ospiti delle strutture di accoglienza e da Federfarma arriva un punto sulle misure a favore delle farmacie e della popolazione.
Da due giorni il livello di allerta è sceso a giallo ma, spiega Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, «ora ci sarà da affrontare il tema del ripristino di un territorio profondamente ferito». Dall’ultimo bilancio regionale, sono 773 le strade che restano chiuse, in modo totale o parziale, ci sono ancora 758 frane principali attive – migliaia le micro-frane, in particolare nelle zone appenniniche alcuni piccoli paesi o case sparse sono ancora isolati. «Le province di Forlì, Cesena e Ravenna sono le più colpite. Anche la viabilità secondaria resta interessata dalla presenza di fango e di acqua, con ampie zone ancora parzialmente sommerse dall’acqua». Soprattutto tra Conselice, Cervia e Casola Valsenio, c’è ancora la necessità di consegnare «porta a porta alimenti e medicine a chi è bloccato ai piani alti delle abitazioni» fanno sapere i vigili del fuoco.
Intanto, la presenza di acqua e fango, nei giorni scorsi, ha fatto emergere preoccupazione per le conseguenze sanitarie. «Le acque alluvionali» evidenzia la Asl Romagna «possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali, con possibili impatti sulla salute e, con il passare dei giorni, l’acqua e l’umidità possono dare origine a muffe e spore pericolose». Al riguardo, già da settimana scorsa è stata fatta partire una campagna straordinaria di vaccinazioni antitetaniche rivolta ad adulti – e in particolare alle persone che stanno svolgendo attività negli edifici alluvionati -, che è stata ampliata, con vari ambulatori Asl ad accesso libero. Il dato di ieri era di «quasi 3.000 vaccinazioni contro tetano ed epatite A effettuate, in particolare nel ravennate» ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini che aggiunge: «A Conselice, in particolare, il nostro monitoraggio è continuo per il livello delle acque stagnanti».
Dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una intervista sul Messaggero di ieri, arrivano comunque rassicurazioni: «La situazione è sotto controllo. Ma è urgente rimuovere il prima possibile l’acqua stagnante, che può essere un veicolo di infezione. Continuiamo a monitorare la situazione e siamo pronti a intervenire qualora dovesse essere necessario». Riguardo ai vaccini per l’antitetanica, «sono sufficienti e non vi è carenza. Ma se servissero nuove forniture, siamo pronti ad inviarle. Giuste le vaccinazioni antitetaniche perché tra le varie possibilità quella del tetano è quella che spaventa maggiormente».
In merito al servizio farmaceutico, ieri, è stato licenziato dalla Giunta regionale un provvedimento che prevede l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C per i cittadini sfollati e ospitati nei centri di accoglienza per tutta la durata di permanenza in queste strutture, “con l’obiettivo di rafforzare l’assistenza sanitaria e il sostegno alla popolazione colpita” si legge nella nota. “Sono coinvolte le province interessate dallo stato di emergenza – Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena – e si prevede la dispensazione diretta dei medicinali con modalità operative definite dalle singole Aziende Usl. Il provvedimento vale dal 1^ maggio fino al termine della fase emergenziale. L’onere finanziario è a carico dei bilanci delle Aziende sanitarie regionali coinvolte, e chiamate ad effettuare una rendicontazione puntuale delle spese sostenute”. Intanto, in una recente comunicazione, Federfarma fa sapere che “per andare incontro alle esigenze della popolazione in forte difficoltaÌ nell’accesso ai farmaci nelle aree alluvionate, per almeno tre settimane, l’operatività del numero verde nazionale per la consegna a domicilio dei farmaci -attualmente attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.30 – sarà estesa alla giornata del sabato, utilizzando risorse interne. ll servizio consiste nella consegna gratuita dei farmaci a domicilio per casi non urgenti riservato esclusivamente alle persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia, per disabilitaÌ o gravi malattie, e non possono delegare altri soggetti”.
Non mancano le preoccupazioni tra le imprese in merito ai danni subiti. Al momento, risulta ancora difficile fare una stima: la vicepresidente della Regione, con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, parla di almeno 7 miliardi, che potrebbero arrivare ai 12 del terremoto del 2012. In attesa di indicazioni del Governo, la prossima settimana è attesa l’ordinanza regionale che attiverà la modulistica per la ricognizione dei danni, presupposto per ricevere gli aiuti, e anche alcuni comuni si stanno attivando. A livello di farmacie, continua Federfarma, “per dare un aiuto concreto, anche dal punto di vista operativo, ai presidi che hanno subito danni al magazzino e, comunque, ai farmaci conservati nei locali della farmacia, sono in corso contatti con AssInde per organizzare un’operazione di ritiro straordinario a condizioni agevolate delle confezioni danneggiate nelle farmacie inserite nell’elenco dei comuni assoggettati allo stato di emergenza”.
Mentre rispetto ai danni alle strutture, “in attesa di conoscere nel dettaglio le norme in corso di definizione da parte delle Autorità nazionali e regionali, si anticipa che dovrebbero essere ragionevolmente replicate le misure di sostegno già previste (ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 992 dell’8 Maggio 2023), secondo cui i contributi saranno riconosciuti nella parte eventualmente non coperta da polizze assicurative. Federfarma Nazionale garantisce tutte le farmacie associate contro i rischi catastrofali tramite polizza dedicata e l’invito è comunque quello presentare la denuncia di sinistro”. Infine viene ricordato che “è fissata al 15 settembre 2023 la scadenza per presentare la domanda relativa agli interventi assistenziali dell’Enpaf, che saranno erogati in relazione ai danni alla casa di abitazione o alla sede” di farmacia e parafarmacia: “l’Ente ha approvato un provvedimento per assicurare interventi assistenziali in favore dei pensionati residenti e degli iscritti – o loro superstiti – residenti o con attività lavorativa nei territori delle Province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, interessati dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. Il contributo è previsto anche in favore degli iscritti per i quali è intervenuta la cessazione o sospensione dell’attività lavorativa e coloro, iscritti e pensionati, che abbiano subìto danni alla persona”.
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