Anno: XXVI - Numero 24    
Martedì 4 Febbraio 2025 ore 14:15
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Farmacisti, in Italia il numero più alto di professionisti.

L’Eurostat ha pubblicato una panoramica della distribuzione di alcune figure professionali nei vari stati membri mettendo in evidenza che l’Italia si colloca in testa rispetto agli altri Stati per numero di farmacisti.

Farmacisti, in Italia il numero più alto di professionisti.

Con dati aggiornati al 2022 l’Eurostat ha pubblicato oggi una panoramica della distribuzione di alcune figure professionali nei vari stati membri mettendo in evidenza che l’Italia si colloca in testa rispetto agli altri Stati per numero di farmacisti: 80.018 professionisti, prima di Francia, Spagna e Germania, con numeri rispettivamente pari a 61.900, 58.800 e 56.800 farmacisti. Al contrario, Paesi come Cipro, Estonia e Malta registrano una presenza più limitata, con meno di 1.000 farmacisti ciascuno. Più in generale i dati Eurostat indicano che, al 2022, in tutta Europa si registra l’attività di oltre 418.000 farmacisti, restituendo l’immagine di un settore che si configura come pilastro importante per l’erogazione di servizi sanitari, con una presenza capillare e competenze trasversali che vanno dalla dispensazione dei farmaci alla consulenza terapeutica.

Professionisti sanitari in Europa

Per completare il quadro va detto che il report Eurostat fotografa anche la distribuzione di fisioterapisti e dentisti europei. I primi sono circa 626.000 con i rapporti più alti in Germania, Belgio e Paesi Bassi rispetto alla popolazione e una media europea di 140 fisioterapisti per 100 mila abitanti. I dentisti in servizio sono oltre 363.000, con una densità significativa in Grecia, Portogallo, Cipro, Bulgaria, Romania, Lituania ed Estonia e una media europea che oscilla tra 50 e 100 dentisti per 100 mila abitanti.

Tornando ai farmacisti, secondo l’Eurostat nel rapporto tra farmacisti e popolazione, Malta guida la classifica con 151,6 farmacisti per 100mila abitanti, seguita dall’Italia con un rapporto di 135,6 e dal Belgio con 132,5. La maggior parte degli altri Stati membri si attesta tra 58 e 123 farmacisti per 100mila abitanti, mentre i Paesi Bassi rappresentano un caso eccezionale con soli 21,9 farmacisti per 100mila abitanti, il valore più basso dell’UE.

Laureati: Italia guida la classifica con il numero più alto

L’analisi evidenzia anche il numero di laureati in farmacia, un parametro che riflette la capacità dei vari Paesi di formare nuovi professionisti. L’Italia, con 4.192 laureati nel 2022, si posiziona al vertice, seguita da Francia e Spagna. Eurostat classifica i farmacisti in tre categorie principali: esercitanti, professionalmente attivi e abilitati. I dati pubblicati si concentrano sui farmacisti che esercitano la professione, cioè che offrono servizi direttamente ai pazienti, escludendo chi opera in ambiti amministrativi, di ricerca o che non esercita più la professione. Questa distinzione permette di valutare il reale impatto della categoria sulla sanità pubblica. Nel decennio 2012-2022, l’andamento del numero di laureati in farmacia ha registrato significative variazioni. Cipro ha visto un incremento rilevante, passando da zero a 23,6 laureati per 100mila abitanti, mentre Malta ha riportato una diminuzione di 5,2 laureati per 100mila abitanti. 

In Italia, secondo i dati Eurostat riferiti al 2022, il numero di laureati mostra un calo. Calo sottolineato recentemente dalla Fofi che ha messo in evidenza che in cinque anni, c’è stato una diminuzione del 20% dei laureati. Un dato che si inserisce in un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale di crisi e abbandono professionale che si traduce in una difficoltà per le farmacie a reclutare farmacisti. 

Calo delle vocazioni: la crisi professionali dei farmacisti italiani

A fronte dell’elevato numero di farmacisti va ricordato che in Italia ci sono circa 20 mila farmacie attive, un dato che ha registrato una crescita significativa rispetto agli anni ’70, con un aumento del 40% nel numero di esercizi. 

La distribuzione delle farmacie è estremamente capillare, coprendo anche piccoli centri e aree rurali, e pone l’Italia tra i Paesi europei con il più alto rapporto tra farmacie e popolazione, con una farmacia ogni 2.938 abitanti. Un dato è nettamente diverso dalla media europea, che è di una farmacia ogni 3.237 abitanti, e ancor più distante da situazioni come quella della Danimarca, dove una farmacia serve oltre 10.000 abitanti, o dei Paesi Bassi e della Svezia, che registrano circa 9.000 abitanti per farmacia. In altri Paesi, come Finlandia, Lussemburgo, Austria, Portogallo e Slovenia, il rapporto supera i 6.000 abitanti, sottolineando l’unicità della rete italiana nel garantire un servizio di prossimità senza eguali in Europa.

Da tempo, periodicamente dal territorio arrivano i segnali di sofferenza e di difficoltà delle farmacie nel trovare personale laureato. Dal canto loro i farmacisti dipendenti , anche tramite le associazioni che li rappresentano, segnalano da tempo le criticità dell’esercizio della professione nelle farmacie a cominciare dalle scarse opportunità di carriera e le condizioni salariali poco competitive: i farmacisti neolaureati guadagnano in media 1.399 euro netti al mese, una cifra che sale a 1.639 euro dopo cinque anni, come ha ricordato recentemente un articolo del Sole24 Ore. La pandemia, infine, ha messo in evidenza l’impegno e il sacrificio richiesti ai farmacisti, portando molti giovani a riconsiderare il bilancio tra vita lavorativa e privata contribuendo al calo delle “vocazioni” per questa professione.  

A questo stato di cose si aggiunge anche la concorrenza di altre carriere farmaceutiche che drenano professionisti. Le industrie chimiche e farmaceutiche attirano molti laureati in Farmacia, sottraendoli alle farmacie.

 

Farmacista 33

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