Muore un farmacista in Val d'Aosta
Sono sempre di più gli operatori sanitari vittime del coronavirus e, ieri, è stato colpito anche un farmacista
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Sono sempre di più gli operatori sanitari vittime del coronavirus e, ieri, è stato colpito anche un farmacista, titolare di farmacia. Lorenzo Repetto, titolare della farmacia di Saint Vincent, in Valle Aosta, deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì, aveva 64 anni e la sua farmacia era stata chiusa per sanificazione alcuni giorni fa. A lui e alla sua famiglia va il cordoglio della categoria espresso dalle rappresentanze professionali e sindacali. «Un lutto gravissimo per la famiglia, alla quale tutti i farmacisti italiani si stringono in questo momento di grande dolore, per la professione e anche per la comunità, quella della sua Saint Vincent, in Valle d’Aosta, che resta priva di un riferimento e di un presidio fondamentale» sono state le parole il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani, Andrea Mandelli. «Ha dimostrato» ha detto Andrea Mandelli in una nota «come tutti i farmacisti italiani sappiano esprimere nella pratica quotidiana, in qualsiasi circostanza, sul territorio e in ospedale, i valori di professionalità e di vicinanza ai più fragili. Oggi, con l’avanzare dell’epidemia, tutti sono un po’ più fragili e i farmacisti hanno moltiplicato il loro impegno a tutela della salute. Per questo, ancora una volta, chiediamo con forza che anche ai farmacisti di comunità siano destinati i mezzi di protezione previsti per gli altri professionisti della salute. Per tutelare i farmacisti, il pubblico e lo stesso servizio farmaceutico, che si conferma ora più che mai un pilastro della sanità territoriale». Tra gli operatori sanitari vittime del coronavirus c’è anche un titolare di farmacia. sottolinea una nota di Federfarma con il messaggio di cordoglio del presidente Marco Cossolo: «Sono profondamente addolorato per la scomparsa del Collega. Continuiamo a chiedere con forza dispositivi di protezione per titolari e collaboratori: è infatti necessario proteggere la loro incolumità e quella dei cittadini. Il contagio di un collega comporta la chiusura di una farmacia e il venir meno sul territorio di un importante punto di riferimento per i cittadini. In particolare, in questo caso, un’intera comunità resta senza un presidio sanitario territoriale. Mi stringo a tutti i Colleghi e li ringrazio ancora una volta per l’impegno con cui riescono ad assicurare assistenza farmaceutica alla popolazione in questo momento di estrema emergenza per tutto il Paese».
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