Fondazione Lavoro per il rilancio del Paese

Le politiche attive e, più in generale, il fattore formativo come leva per riadattare i profili professionali alle esigenze reali del mercato del lavoro rappresenta un capitolo importante del Recovery Plan che ha previsto due assi: il primo affidato al Fondo Nuove competenze e il secondo ad un mix di azioni che comprenderanno l’apprendistato duale, l’assegno di ricollocazione e il potenziamento dei servizi di presa in carico delle Regioni. Fondamentale in questo contesto sarà il ruolo della Fondazione Lavoro che “si trova nelle condizioni ottimali per contribuire al vasto piano di assistenza ai disoccupati e al loro recupero delle competenze professionali” come sottolinea il Presidente della Fondazione Lavoro, Vincenzo Silvestri, in un articolo per il n. 1/2021 della rivista “Il Consulente del Lavoro“. Il Presidente, dopo un breve excursus sull’attuale situazione del lavoro, in un’Italia che quotidianamente fa i conti con interventi spot, ha ricordando una serie di esperienze già messe a frutto: dall’assegno di ricollocazione, che passa per l’accreditamento di circa 400 colleghi sul territorio, all’adeguamento delle competenze con il ruolo dei Fondi Interprofessionali su cui la Fondazione sta investendo per offrire nuovi sbocchi professionali ai propri Delegati. Un’analisi, quindi, sullo stato dell’arte ma anche una dichiarazione di intenti sulle opportunità da cogliere per la categoria nell’ottica di una ripresa economica che passa necessariamente per i Consulenti del Lavoro.