Taglio cuneo fiscale, le simulazioni per fasce di reddito
Sul Corriere.it gli scenari ipotizzati dalla Fondazione Studi per chi ha una retribuzione tra i 25 e 35 mila euro lordi annui
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Buste paga più pesanti con il nuovo taglio del cuneo fiscale. Lo sconto sui contributi previdenziali introdotto dal Decreto Lavoro a carico dei lavoratori dipendenti è pari a quattro punti percentuali e consente di raggiungere, per i redditi più bassi, il 7%. Operativa dal prossimo 1° luglio fino al 31 dicembre 2023, la riduzione si applica alle buste paga con retribuzione fino a 2.692 euro e sarà pari al 6%; per quelle che non superano 1.923 euro raggiungerà invece il 7%. Dalle simulazioni elaborate dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro sulle fasce di reddito tra i 25 e 35 mila euro lordi, riportate sul Corriere.it del 12 maggio scorso, emerge che la riduzione dei contributi può arrivare a poco meno di 108 euro mensili per le retribuzioni di 2.692 euro, cioè quelle fino alla soglia massima che consente di beneficiare dell’agevolazione; mentre con una retribuzione di 1.500 euro, inoltre, il risparmio in busta paga è di 60 euro mensili, che salgono a 75 euro rispetto al 2022, se si considera l’intervento già previsto con la legge di Bilancio 2023. La riduzione, invece, ammonta a circa 96 euro per chi percepisce fino ad un massimo di 1.923 euro. “Si tratta di un intervento molto rilevante se si considera che l’aliquota contributiva normalmente applicabile è tra il 9 e il 10% della retribuzione”, ha spiegato l’esperto della Fondazione Studi, Giuseppe Buscema. “Quindi, con questo intervento del Decreto Calderone le aliquote applicabili in busta paga saranno di poco più del 2% per le retribuzioni fino a 1.923 euro e di circa il 3% per quelle fino a 2.692 euro”, ha concluso.
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