I giovani notai contro le offese dei pentastellati
Chiosi (Asign) commenta post Dessì (M5s) su bonus professionisti
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“Viva preoccupazione” dell’Asign (Associazione dei giovani notai) per i commenti “a dir poco inopportuni” sulle richieste del ‘bonus’ da 600 euro (previsto dal decreto Cura Italia) “pervenuti da esponenti politici che siedono in Parlamento, offendendo tutti i professionisti, cuore pulsante dell’attività economica del nostro Paese”. Lo si legge in una nota del sindacato presieduto da Alberto Chiosi, che commenta così il post su Facebook del senatore Emanuele Dessì (M5s) che, in virtù delle numerose domande per ricevere l’indennità statale da parte di iscritti agli Enti di previdenza privati, aveva sostenuto di aver “fatto bene a non studiare da ragazzo”, perché “sarei stato in ogni caso un morto di fame, anche se fossi diventato notaio”. L’Asign fa sapere d’aver “assistito con stupore al clamore mediatico generato dalla notizia di 353 colleghi che, insieme a tanti altri professionisti, hanno fatto richiesta del cosiddetto ‘Reddito di ultima istanza’. Tali colleghi, oltre a possedere i requisiti previsti dal decreto, confermano il quadro già fotografato dalla nostra Cassa previdenziale del Notariato dal 2016, con circa l’11% degli appartenenti alla categoria (molti dei quali giovani) con un reddito netto mensile inferiore a 2.000 euro”. Uno stupore “tramutatosi in viva preoccupazione”, per delle “esternazioni” politiche inaccettabili per i giovani notai, che auspicano “vengano stigmatizzate tanto dal partito di riferimento, quanto dalla Camera di appartenenza, valutando altresì le più gravi conseguenze, e mandando così un segnale di sostegno ai professionisti che, come tutti, si trovano ad affrontare l’attuale emergenza sanitaria ed economica” generata dal Covid-19, si legge, infine.
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