Giovani professionisti, stop al pagamento delle imposte 2020
Idee di notai, avvocati e dottori commercialisti under45
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Altolà al pagamento delle tasse per tutto il 2020, da corrispondere all’Erario “a partire dal 31 gennaio 2021 in rate mensili, fino ad un massimo di 5 anni”. E sì ad una “vera” semplificazione degli adempimenti “in tutti gli ambiti”, giacché “la burocrazia è un freno alla ripresa economica”. E’ la richiesta congiunta dei tre sindacati rappresentativi dei giovani dottori commercialisti (Ungdcec), avvocati (Aiga) e notai (Asingn), presieduti da Matteo De Lise, Antonio De Angelis e Alberto Chiosi, che si appellano a Parlamento e Governo perché vi siano “misure più efficaci e incisive per stimolare la ripresa dell’economia italiana” nella cosiddetta ‘Fase 2’ dell’emergenza Covid-19. “Gli interventi finora adottati, e in particolare l’art. 18 del decreto imprese, prevedono solamente la sospensione del pagamento dei tributi, inerenti ai mesi di marzo ed aprile, fino al mese di giugno, con la facoltà per i contribuenti di rateizzare le imposte dovute e non versate fino ad un massimo di 5 rate mensili. La possibilità di rateizzazione dei tributi fino a dicembre, al vaglio del Governo, sarebbe soltanto un inutile orpello alla normativa in vigore, non incidendo concretamente sulla situazione patrimoniale dei contribuenti e palesando l’inadeguatezza di tale miope visione in merito alle reali prospettive di ripresa economica del Paese”, mentre le risorse del ‘bonus’ di 600 euro per gli iscritti alle Casse di previdenza private “non sono ancora, a distanza di settimane, disponibili per molti richiedenti”, si legge, infine, nela nota delle associazioni di professionisti under45.
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