San Giorgio del Sannio: convegno sul tema "Tutta la verità sul Superbonus 110%"
In rappresentanza del sindacato Inarsind, Ingegneri e Architetti liberi professionisti, ha partecipato il presidente, Renato Lisi
“Il sindacato – ha precisato Lisi – è l’unico organo che ha titolo a rappresentare e tutelare gli iscritti nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche e della collettività.
In tutta Italia sembra che il Superbonus sia stata una misura fallimentare.
Qui a San Giorgio del Sannio, attraverso la presentazione del libro, il deputato Alfonso Santillo, che ha proposto il Superbonus 110%, ha spiegato come sono andate le cose.
Il titolo del libro annuncia che è un’operazione di verità.
La verità è un concetto che si discute in filosofia ma anche nella scienza, ci sono poi anche altri campi che pretendono di parlare di verità.
Allora sapere che cosa è la verità è utile perché ci si potrebbe accorgere che quando si usano le stesse parole in realtà si vogliono dire cose diverse.
In questo libro, Santillo ha tradotto la verità con dati e fatti, altri hanno manipolato la verità, verità che hanno deciso che sia la vera verità per il potere a loro conferito.
Per ragioni che non voglio discutere perché entrerei nel campo della politica, campo minato, racconto cosa è successo.
Si è avviata una campagna denigratoria: Si è parlato di frodi, Santillo ha spiegato che è una bugia, la Guardia di Finanza ha relazionato che il Superbonus ha inciso per lo 0,5%; Si è detto che il Superbonus ha svuotato le casse dello Stato, anche qui ha spiegato che tra il 2021 e il 2022 il Pil è cresciuto grazie al Superbonus di 4 punti.
A seguito di queste manipolazioni della verità: Con il decreto sostegni ter 4/2022 si sono limitati i trasferimenti del credito d’imposta, poteva essere ceduto una sola volta, si è intervenuti sul punto centrale del Superbonus, tutti quelli che avevano iniziato i lavori prima del 27 gennaio 2022, fidandosi nelle norme allora vigenti, di fatto con il Dl del 4/2022 che doveva valere per il futuro invece lo hanno subito, il Dl ha avuto, infatti, effetti retroattivi, il credito poteva essere ceduto una sola volta e tutto si è fermato; Con il Dl 176/2022 si è ridotta l’agevolazione al 90% a partire dal 1 gennaio 2023; Con il Dl numero 11.2023 dopo il 17 febbraio 2023 si è avuto il blocco totale delle cessioni. Questo è quanto.
Ora ci troviamo con i crediti incagliati, le imprese sono ferme, i tecnici hanno sul cassetto fiscale ingenti somme che non possono monetizzare, devono comunque versare l’Iva sulle fatture e pagare le tasse su somme non percepite, committenti che hanno avviato i lavori senza possibilità di completare i lavori per mancanza di liquidità.
Un dramma per molti”.
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