Nursind (infermieri), 'il ddl sulle prestazioni evita la paralisi'
Bottega, 'Il Parlamento ha raccolto il nostro grido d'allarme'.

“Pericolo scampato, possiamo finalmente tirare un piccolo sospiro di sollievo.
Il Parlamento ha raccolto il nostro grido d’allarme e impedito una vera e propria paralisi del Ssn”.
Questo il commento del segretario nazionale del sindacato infermieristico Nursind Andrea Bottega, dopo il via libera al Senato del Ddl sulle prestazioni sanitarie. Un blocco che il sistema rischiava “se non fosse stato modificato il passaggio dell’articolo 1 che affidava al medico in maniera esclusiva diagnosi, prognosi e terapia, impedendo così non solo agli infermieri di operare, dai triage al trasporto in ambulanza, ma anche ad altre categorie come farmacisti e psicologi”. Una retromarcia del governo era “l’unica cosa di buon senso da farsi per non contraddire tutto ciò che l’esecutivo si è impegnato a fare per snellire le liste d’attesa” oltre che per “non smentire la rotta tracciata nel documento finale dell’indagine conoscitiva sul riordino delle professioni non mediche”, continua Bottega.
Per il segretario è, però, “grave che venga data la possibilità ai consigli direttivi degli Ordini professionali di prevedere l’aumento della ‘tassa’ annuale e l’approvazione dei bilanci senza consultare l’assemblea degli iscritti. Una misura antidemocratica e di corporativismo puro”. Altra questione urgente, aggiunge, “che rischia di mandare in tilt addirittura le assunzioni nei policlinici universitari, in primis a Roma”, resta la “tipologia contrattuale con cui inquadrare il personale sanitario e sociosanitario che lavora presso queste aziende”.
Cambiare ora le modalità di assunzione, conclude, “implicherebbe non poter garantire il turn over degli operatori e, soprattutto, non riuscire a potenziare i servizi proprio in un momento delicato come l’anno giubilare”
Ansa
Ddl prestazioni sanitarie, arriva l’ok del Senato: il testo passa alla Camera
L’aula del Senato ha approvato il ddl per le prestazioni sanitarie con 78 voti favorevoli, 47 contrari e nessuna astensione. Il provvedimento passa ora alla Camera. Il disegno di legge, di iniziativa del ministro della Salute Orazio Schillaci, contiene tra l’altro norme sulla prescrizione ed erogazione delle visite specialistiche ambulatoriali, sull’istituzione e il funzionamento del sistema nazionale che gestisce le liste di attesa, meccanismi per la loro riduzione e il reclutamento del personale sanitario.
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