Anno: XXV - Numero 217    
Martedì 26 Novembre 2024 ore 13:30
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Pnrr, il Comune di Padova chiama l'Ordine degli Ingegneri a supporto di cantieri e progetti

Una collaborazione annunciata da Riccardo Schvarcz, presidente degli ingegneri padovani, che era ospite in Senato dove si celebravano i 100 anni dell'Ordine patavino

Pnrr, il Comune di Padova chiama l'Ordine degli Ingegneri a supporto di cantieri e progetti

Riccardo Schvarcz, presidente degli ingegneri padovani, era ospite in Senato dove si celebrevano i 100 anni dell’Ordine. Nel suo intervento ha reso noto che l’amministrazione comunale di Padova e l’ordine che Schvarcz presiede, hanno un accordo di collaborazione. Il comune di Padova ha chiesto all’ordine una lista di ingegneri “senior” di supporto ai progetti del Pnrr trovando massima disponibilità: «Stiamo defininedo con l’amministrazione comunale una commissione di supporto. Sono un centinaio i progetti compresi nel Pnrr che coinvolgono il nostro Comune. Per questo l’amministrazione comunale ha chiesto al nostro ordine di mettere a disposizione delle risosrse, una lista professionisti qualificati che andranno a supporto operativo del Comune. Siamo in fase di definizione. E visto che dobbiamo formare anche i giovani, abbiamo deciso di affiancarli a questi professionisti senior in modo da dar loro la possibilità di avvicinarsi al lavoro in modo concreto. Siamo riusciti a cogliere questa grande opportunità. Partiremo da una decina di cantieri per poi fare il punto e capire se allargare l’operazione a tutti quelli previsti», ha spiegato Schvarcz.

A far da padrone di casa in Senato, Antonio De Poli: «In Senato abbiamo celebrato i 100 anni dall’istituzione del’Albo degli ingegneri. È’ stata l’occasione per riconoscere il grande lavoro svolto da chi, ogni giorno, lavora per promuovere lo sviluppo, la crescita e l’innovazione nei nostri territori. Sono diverse le sfide che abbiamo di fronte: Pnrr, formazione, Codice appalti ed equo compenso. Su quest’ultimo punto, fra l’altro, abbiamo raggiunto un importante obiettivo: ora dobbiamo procedere con i decreti attuativi, mentre il Codice dei contratti pubblici – su cui sono arrivate una serie di indicazioni da parte dei professionisti –  va ‘messo a terra’ coinvolgendo tutti gli attori coinvolti a partire dalla figura chiare degli Ingegneri».  De Poli ha evidenziato l’importanza della rimodulazione del Pnrr per rispettare le scadenze del 2026: «L’obiettivo è portare a casa tutte le risorse», ha aggiunto sottolineando anche le criticità da affrontare come i rincari dei materiali e il Superbonus. «Su quest’ultimo punto, c’è stato un tavolo a Palazzo Chigi venerdì scorso fra rappresentanti del Governo e Ance (Associazione nazionale costruttori edili): si sta  ragionando per individuare soluzioni ma siamo ancora nel campo delle ipotesi».

A concludere i lavori è stato il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli ingegneri, Domenico Perrini che ha evidenziato sia gli aspetti positivi del Codice, come la digitalizzazione delle procedure, sia le criticità a livello normativo, a partire dalle disposizioni su appalto integrato e sui requisiti tecnici di partecipazione alle gare pubbliche. «Il rischio è che l’85% dei professionisti venga escluso dalla progettazione dei lavori in ambito pubblico. Capovolgere l’impostazione del Codice è’ stato positivo ma questa è per noi l’aspetto più importante da affrontare».

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