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Al via i workshop per far conoscere l'ingegneria al femminile

Protagoniste degli incontri saranno le ragazze vincitrici della passata edizione del Premio istituito dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Al via i workshop per far conoscere l'ingegneria al femminile

In questi giorni il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha aperto le candidature per la quarta edizione del Premio Ingenio al femminile, iniziativa ormai storica che si propone di contribuire alla riduzione della disparità, in particolare nel mondo dell’ingegneria e delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics). Al fine di ampliare le attività di quello che ormai è diventato un progetto, oltre il premio, il CNI, grazie anche al supporto dei delegati degli Ordini al progetto, ha deciso di organizzare una serie di workshop che si propongono di diventare una sorta di laboratorio di conoscenza della professionalità al femminile. Le ragazze premiate nel recente passato saranno protagoniste di questi eventi, insieme a testimonianze di alto profilo che contribuiranno a far conoscere l’importanza dell’ingegneria per le persone.

Il primo di questi workshop che mirano alla promozione del ruolo delle donne nell’ingegneria è previsto oggi venerdì 3 maggio a Pavia, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università. Il workshop celebrerà le vincitrici della scorsa edizione del Premio Tesi di Laurea “Ingenio al Femminile”, con un focus speciale su Silvia Berardelli che condividerà la sua ricerca innovativa sui “Family analysis of genetic mutations”. L’evento vedrà la partecipazione di illustri personalità accademiche e professionali, tra cui la Consigliera CNI Ippolita Chiarolini, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Pavia Gian Michele Calvi, Il Presidente della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia Luca Perregrini, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia Alessandro Reali, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione Riccardo Bellazzi e molti altri esperti del settore, che discuteranno il futuro dell’ingegneria al femminile e il suo impatto strategico.

“I workshop che abbiamo deciso di organizzare – afferma Ippolita Chiarolini, Consigliera del CNI delegata alla gestione dell’iniziativa – sono una delle ulteriori attività, oltre al premio, di quello che è diventato un vero e proprio progetto, a sottolineare l’importanza delle donne nel mondo dell’ingegneria, a partire dal confronto diretto con le protagoniste. Non a caso abbiamo deciso che i primi workshop si svolgeranno nelle sedi universitarie delle laureate che hanno vinto la terza edizione del nostro Premio. Dopo quello di Pavia, altri incontri saranno ospitati dalle Università di Pisa e Napoli. Nel ricordare che il tema dell’edizione 2024 di Ingenio al femminile è “Il nuovo paradigma 5.0 e il ruolo strategico dell’ingegneria”, il nostro scopo specifico sarà quello di mettere a confronto le ragazze che studiano e si laureano in ingegneria col mondo del lavoro, mettendo in risalto quanta professionalità possono mettere in campo le donne. Colgo l’occasione per ringraziare Elisabetta Venco, Vice Presidente dell’Ordine di Pavia, e il Prof. Luigi De Filippis, componente del Comitato scientifico ed esperto di Transizione 5.0, tema del bando 2024, per il contributo all’organizzazione dell’evento, così come l’Università di Pavia”.

“Desidero ringraziare il Consiglio Nazionale degli Ingegneri per questa importante iniziativa – dice Alessandro Reali, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia – che rappresenta una opportunità di riflessione quanto mai necessaria su un tema di grande rilievo per l’ambito dell’Ingegneria e, più in generale, per il mondo STEM”.

“Parafrasando la Seconda Legge Fondamentale della stupidità umana di Carlo Cipolla – commenta Gian Michele Calvi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pavia – verrebbe da dire che la probabilità che una persona sia ingegnosa è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona. Chiosando: anche dal sesso. Dunque Ingenio al femminile non più grande né più piccolo, ma diverso: più sensibile, più capace di adattarsi, alle persone ed ai contesti”.

 

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