Ammodernare gli ordinamenti professionali e rafforzare l'equo compenso
Le proposte di ProfessionItaliane nell'incontro a Palazzo Chigi tra Governo e Ordini professionali.
In evidenza
Rimodernare gli ordinamenti professionali per adeguarli alle evoluzioni della società e rafforzare il principio dell’equo compenso ai professionisti. È quanto ha ribadito ProfessionItaliane, l’Associazione che raggruppa 24 dei 28 Ordini professionali esistenti nell’incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, e dei cinque Ministri vigilanti. “È una data storica quella di oggi, perché è la prima volta che gli Ordini vengono convocati a Palazzo Chigi. Non è un segnale solo formale, ma sostanziale, che manifesta la volontà del Governo di ammodernare le regole poste alla base delle professioni regolamentate, a 13 anni dall’ultima riforma. Dai consigli di disciplina alla formazione continua, dalle regime delle STP al Codice deontologico, passando per l’equo compenso e il praticantato: tutti ambiti che meritano di essere riconsiderati, come più volte abbiamo segnalato ai nostri Ministeri vigilanti”, ha dichiarato all’Adnkronos Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, presente all’incontro in rappresentanza anche di ProfessionItaliane”. “In particolare, per la materia dell’equo compenso abbiamo evidenziato la necessità di analizzare gli aspetti relativi ai meccanismi di determinazione dei compensi, affinché tutti i lavoratori autonomi e i professionisti possano beneficiare di retribuzioni adeguate e conformi alla legge n.49/2023, e di estendere l’applicazione della stessa anche alle realtà aziendali più piccole. L’equo compenso è un principio di civiltà giuridica, che è stato introdotto da una norma che porta come prima firma quella della Premier Giorgia Meloni”, ha ricordato De Luca. Nel corso dell’incontro è stata ribadita la centralità del sistema ordinistico ed è stata apprezzata la precisazione del Governo sulla competenza statale sugli Ordini, in vista dell’entrata in vigore dell’autonomia differenziata. ProfessionItaliane si è impegnata, inoltre, a redigere un documento comune, contenente le proposte di modifica al DPR n.137 del 2012, da presentare all’Esecutivo per un ulteriore confronto.
Notizie Correlate
L’ingegneria civile perde appeal
25 Ottobre 2024Lo attesta il rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Nel 2023 i laureati in ingegneria civile risultano appena il 6,6, %.
Codice dei contratti, plauso da ingegneri, architetti e geologi
23 Ottobre 2024Le tre professioni,' Rinnovata l'applicazione dell'equo compenso'.
Perde forza la spinta propulsiva del Pnrr
21 Ottobre 2024Il consueto rapporto del Centro Studi Cni attesta come il valore dei servizi di progettazione cominci a segnare il passo.