Manovra 2020, Cni e Fondazione Inarcassa: lo sconto in fattura deve valere anche per gli interventi antisismici
Si rischia di bloccare definitivamente la più importante operazione di messa in sicurezza del nostro patrimonio abitativo, incentrata sul “Sisma bonus”

Il testo del maxiemendamento presentato in Senato e sul quale è stata votata la fiducia, prevede l’introduzione dello sconto in fattura per i soli lavori di efficientamento energetico di importo superiore a 200mila euro (comma 70), mentre viene abrogato l’art. 10 già previsto dal DL Crescita (comma 192). In sostanza dallo sconto in fattura sono esclusi gli interventi per la messa in sicurezza sismica (Sisma bonus).
A questo proposito il Consiglio Nazionale Ingegneri e la Fondazione Inarcassa esprimono la più viva preoccupazione per una decisione che, come già sottolineato di recente, rischia di bloccare definitivamente la più importante operazione di messa in sicurezza del nostro patrimonio abitativo, incentrata sul “Sisma bonus”. Il Sisma bonus è uno strumento fondamentale per prevenire e mitigare gli effetti devastanti del terremoto ed è inammissibile che lo sconto in fattura non sia previsto anche per questa tipologia di interventi, dal momento che in Italia solo negli ultimi 365 giorni si sono registrati 2.026 terremoti di Magnitudo superiore a 2 (Dati Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Il Paese ha urgentemente bisogno di un approccio nuovo e strutturale alla prevenzione del rischio sismico, per evitare situazioni di continua emergenza e spese enormi di ricostruzione. Per questi motivi, ogni strumento atto ad incentivare una maggiore propensione della popolazione a ricorrere ad interventi di mitigazione del rischio sugli edifici rappresenta un importante passo avanti. Lo sconto in fattura, per interventi legati al Sisma bonus, sarebbe andato in questo senso, ma ancora una volta le forze politiche che dovrebbero essere portatrici di interventi innovativi mostrano scarsa attenzione rispetto all’introduzione di disposizioni che possono avere effetti dirompenti rispetto alle politiche meritoriamente messe in atto per la salvaguardia del territorio e delle comunità. Il Cni e la Fondazione Inarcassa chiedono ai Deputati che si apprestano a concludere i lavori della legge di bilancio nel secondo passaggio alla Camera di ascoltare e dare il giusto peso anche alle richieste del sistema delle professioni, non solo ripristinando lo sconto in fattura per gli interventi di adeguamento antisismico, ma anche accogliendo la proposta di eliminare qualunque soglia per i soli servizi di ingegneria e architettura.
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